Hussein of Jordan (1935 -1999)
 
   1964, Vatican, Pope Paul VI. Silver
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1964, Vatican, Pope Paul VI. Silver "Papal Visit to the Holy Land" Medal. 44.86gm! Mint year: 1964 Mint Place: Rome Medallist: Giuseppe Pirrone Denominations: Medal - Papal visit to the ...
 
  1916, Kingdom of Hejaz, Hussein bin Ali. Countermarked 40 Para Coin. KM-4. R!  Reference: KM-4. Countermark Period: 1916-1920s Denomination: 40 Para (regnal year (4).   Condition: Minor green ...
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  1916, Kingdom of Hejaz, Hussein bin Ali. Countermarked 40 Para Coin. KM-4. R!  Reference: KM-4. Countermark Period: 1916-1920s Denomination: 40 Para (regnal year 5).   Condition: Minor greeni ...
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Hussein of Jordan (1935 -1999)from the Wikipedia
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Ḥusayn ibn Ṭalāl
ﺣسين بن طلال
Hussein of Jordan 1997.jpg
Re di Giordania
Coat of arms of Jordan.svg
In carica 11 agosto 1952 - 7 febbraio 1999
Incoronazione 13 giugno 1982
Predecessore Talal di Giordania
Successore Abd Allah II di Giordania
Nascita Amman, Giordania, 14 novembre 1935
Morte Amman, Giordania, 7 febbraio 1999
Firma Signature of Hussein I.svg

Ḥusayn ibn Ṭalāl, più noto in Italia come Hussein di Giordania (in arabo: ﺣسين بن طلال Ḥusayn bin Ṭalāl; Amman, 14 novembre 1935Amman, 7 febbraio 1999), fu re del Regno Hascemita del Giordano (Giordania) dal 1952 al 1999. Di stirpe hascemita, egli salì al trono dopo l'abdicazione nel 1952 di suo padre Ṭalāl ibn ‘Abd Allāh.

Vita politica e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 luglio 1951, mentre Re ʿAbd Allāh viaggiava alla volta di Gerusalemme per compiere la sua preghiera del venerdì col giovane nipote, il Principe Husayn, fu assassinato da un uomo armato su istigazione del colonnello ʿAbd Allāh al-Tell, ex-Governatore Militare di Gerusalemme e del dott. Mūsā ʿAbd Allāh al-Ḥusaynī, sui gradini di uno dei luoghi santi più importanti dell'Islam, la moschea al-Aqsā. L'assassino sparò anche a Husayn ma il giovane principe si dice si salvasse perché il proiettile aveva fortuitamente colpito una medaglia che il nonno gli aveva concesso di recente, insistendo perché la indossasse.

Il primogenito di re ʿAbd Allāh, Ṭalāl, fu incoronato re ma nel giro di un anno fu costretto ad abdicare per 'infermità mentale'. Suo figlio, il Principe Husayn fu quindi proclamato sovrano del Regno Hascemita del Giordano (Giordania) l'11 agosto 1952 all'età di 16 anni e incoronato il 2 maggio 1953.

Re Husayn col Presidente statunitense Jimmy Carter nel 1977

Il suo regno fu controverso e la politica di re Husayn è stata definita "opportunista" da alcuni storici che rilevavano come la Giordania fosse rimasta uno dei "santuari" e dei protettorati di fatto dell'Occidente nel Vicino Oriente e si fosse fatta promotrice dei drammatici avvenimenti del settembre nero (1970), allorché il re aveva ordinato la violenta espulsione dell'OLP dal paese[1].

Egli intrattenne però buoni rapporti con l'Iraq di Saddam Hussein nella Guerra del Golfo (1990-91); bisogna in proposito ricordare che questo avvenne per forti ragioni di politica interna[2], specie dopo la rivolta di Màn nel 1988 che aveva messo a rischio lo stesso trono giordano.

Nel 1994 re Husayn, come conseguenza del Trattato di pace israelo-giordanico, concluse i negoziati per metter fine allo stato di guerra ufficiale con Israele, i cui primi passi furono mossi negli anni '70[3].

Il re scrisse tre libri: Uneasy Lies the Head (1962), sulla sua infanzia e i primi anni da sovrano, My War with Israel (1969) e Mon métier de Roi ("Il mio mestiere di re").

Secondo una rivelazione di Benjamin Netanyahu del tutto non dimostrata, nel suo libro A Durable Peace (1993, aggiornato nel 2000), Husayn aveva validi motivi ufficiosi per concordare la pace con Israele: Netanyahu infatti sostenne che il re sarebbe segretamente volato a Tel Aviv il giorno prima della guerra del Kippur (1973) per avvertire le autorità israeliane dell'imminente attacco. In contraccambio Israele avrebbe garantito alla Giordania la sicurezza del piccolo regno, intervenendo per stroncare qualsiasi attacco condotto contro il suo territorio (con un esplicito riferimento alla Siria e all'Iraq). Ovviamente non esiste alcun serio riscontro a una simile affermazione.

Re Husayn fu un appassionato radioamatore (la sua sigla era JY1) e un appassionato di volo, di velivoli a elica, a getto e di elicotteri.

Morì di linfoma non Hodgkin il 7 febbraio 1999. Il sovrano aveva sofferto per molti anni di questa malattia e aveva regolarmente soggiornato a tal fine nella Mayo Clinic a Rochester, Minnesota (USA) sottoponendosi a trattamenti medici. Poco prima della morte mutò la Costituzione giordana, per poter diseredare il fratello Hasan, erede al trono da numerosi decenni, e designare il proprio primogenito ʿAbd Allāh a succedergli.

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Si sposò quattro volte. Le sue quattro mogli furono:

  • Elizabeth Najib Halabi, ('Lisa Halabi') (chiamata Regina Nūr (Luce) al-Husayn dopo la sua conversione all'Islam),
    • Figli:
      • Principe Hamza bin Al Hussein (nato nel 1980). Sposato con Nur bint Asem
      • Principe Hashim bin Al Hussein (nato nel 1981). Fidanzato con la Principessa Fahda
      • Iman bin Al Hussein (nata nel 1983)
      • Raiyah bint Hussein (nata nel 1986).

Inoltre il re ha avuto una relazione ampiamente pubblicizzata con Susan Cabot, attrice di secondo piano, attiva negli anni cinquanta, che fu uccisa nel 1986. Dopo che suo figlio fu incriminato dell'assassinio, Husayn fu sospettato di esserne il padre, ma nulla è stato in merito provato.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze giordane[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine di Hussein ibn' Ali - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine di Hussein ibn' Ali
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Rinascimento - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Rinascimento
Gran Maestro dell'Ordine della Stella di Giordania - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine della Stella di Giordania
Gran Maestro dell'Ordine dell'Indipendenza - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine dell'Indipendenza

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gran Collare di Badr (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare di Badr (Arabia Saudita)
— 1960
Collare dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita)
— 1960
Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria)
— 1976
Collare dell'Ordine di Khalifa (Bahrain) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine di Khalifa (Bahrain)
— 1976
Gran Cordone dell'ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Cordone dell'ordine di Leopoldo (Belgio)
— 1964
Collare dell'Ordine famigliare reale della Corona del Brunei (Brunei) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine famigliare reale della Corona del Brunei (Brunei)
— 1984
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
— 1967
Gran Cordone e Collare dell'Ordine del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Cordone e Collare dell'Ordine del Crisantemo (Giappone)
— 1976
Collare dell'Ordine Nazionale al Merito (Guinea) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine Nazionale al Merito (Guinea)
— 1960
Cavaliere dell'Ordine di Salomone (Impero d'Etiopia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine di Salomone (Impero d'Etiopia)
— 1960
Gran Collare dell'Ordine dei Pahlavi (Impero d'Iran) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine dei Pahlavi (Impero d'Iran)
— 1959
Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell'impero persiano (Impero d'Iran) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell'impero persiano (Impero d'Iran)
— 14 ottobre 1971[4][5]
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
— 26 novembre 1983[6]
Cavaliere di Gran Stella dell'Ordine della grande stella di Jugoslavia (Jugoslavia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Stella dell'Ordine della grande stella di Jugoslavia (Jugoslavia)
— 1979
Collare dell'Ordine di Mubarak il Grande (Kuwait) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine di Mubarak il Grande (Kuwait)
— 1974
Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine al Merito del Libano (Libano) - nastrino per uniforme ordinaria Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine al Merito del Libano (Libano)
— 1960
Cavaliere dell'Ordine della Corona del Reame (Malesia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine della Corona del Reame (Malesia)
— 1965
Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine della Sovranità (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine della Sovranità (Marocco)
— 1960
Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia)
— 1964
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
— 1964
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo)
— 1964
Collare dell'Indipendenza (Qatar) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Indipendenza (Qatar)
— 1978
Gran Cordone dell'Ordine del Nilo (Regno d'Egitto) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Cordone dell'Ordine del Nilo (Regno d'Egitto)
— 1955
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia)
— 1960
Gran Collare dell'Ordine di Idris I (Regno di Libia) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine di Idris I (Regno di Libia)
— 1960
Gran Collare dell'Ordine degli Hashemiti (Regno d'Iraq) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine degli Hashemiti (Regno d'Iraq)
— 1953
Membro di I Classe dell'Ordine dei due fiumi (Regno d'Iraq) - nastrino per uniforme ordinaria Membro di I Classe dell'Ordine dei due fiumi (Regno d'Iraq)
— 1953
Medaglia dell'Incoronazione di Faysal II (Regno d'Iraq) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia dell'Incoronazione di Faysal II (Regno d'Iraq)
— 2 maggio 1953
Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine Reale Vittoriano (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine Reale Vittoriano (Regno Unito)
— 1953[7]
Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Balivo di Gran Croce del Venerabile Ordine di San Giovanni (Regno Unito)
— 1955
Royal Victorian Chain  (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Royal Victorian Chain (Regno Unito)
— 1966
Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)
— 1984[7]
Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
— 1967
Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro (Santa Sede)
— 1964
Membro di I Classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria Membro di I Classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria)
— 1955
Cavaliere di Gran Croce con decorazione bianca dell'Ordine al Merito Militare (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce con decorazione bianca dell'Ordine al Merito Militare (Spagna)
— 3 giugno 1955[8]
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
— 18 marzo 1977[9]
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna)
— 22 marzo 1985[10]
Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna)
— 1995
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
— 15 settembre 1989
Cavaliere di I Classe dell'Ordine delle Nuvole Propizie (Taiwan) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di I Classe dell'Ordine delle Nuvole Propizie (Taiwan)
— 1959
Gran Collare dell'Ordine dell'Indipendenza (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine dell'Indipendenza (Tunisia)
— 1956

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1961 il giovane Husayn si dichiarò interessato alla produzione del celeberrimo film Lawrence d'Arabia, di David Lean, in quanto 'discendente dello sceriffo Hashemita della Mecca al-Husayn ibn ‘Alī' (a sua volta discendente del figlio del profeta Maometto), padre dell'emiro Faysal e animatore della Rivolta Araba contro gli Ottomani. Grazie a un suo ordine la troupe godette dell'aiuto della Desert Patrol, una squadra speciale di cammelli, e sempre sotto la sua pronta e cordiale protezione centinaia di beduini parteciparono alle riprese della pellicola. Durante la realizzazione del film ebbe modo di conoscere la futura moglie Antoinette Avril Gardiner che in quel momento lavorava come segretaria di produzione del regista David Lean.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nigel J. Ashton, "Pulling the Strings: King Hussein's Role during the Crisis of 1970 in Jordan", in International History Review, 28, no. 1 (March 2006), pp. 94-118.
  2. ^ Mufti, Malik, "A King's Art: Dynastic Ambition and State Interest in Hussein's Jordan", in Diplomacy & Statecraft, 13, no. 3 (September 2002): 1.
  3. ^ "King Hussein of Jordan: A Political Life", in Middle East Journal 63, no. 2 (Spring 2009): 334-335; Matthew C. Hughes, "Lion of Jordan: The Life of King Hussein in War and Peace", in Middle East Journal, 64, no. 2 (Spring 2010), pp. 310-311.
  4. ^ Badraie
  5. ^ Badraie
  6. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  7. ^ a b HL Deb, British honours and orders of Chivalry held by overseas heads of state in Hansard, vol. 505, 14 marzo 1999. URL consultato il 18 luglio 2013.
  8. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  9. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  10. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Giordania Successore Royal Standard of Jordan.svg
Talal di Giordania 11 agosto 1952 - 7 febbraio 1999 Abd Allah II di Giordania
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