1856, Toscana (Granducato), Leopoldo II. Rara moneta d'argento Fiorino.
Anno di zecca: 1856Denominazione: 1 Fiorino (100 Quattrini)Riferimenti: KM-72aPeso: ca. 6,88 gDiametro: 24 mmMateriale: Argento
Diritto: Testa nuda di Leopoldo II di Toscana a destra. Iniziali dell'incisore (GN) sotto il troncamento del busto. Legenda: LEOPOLDO II . A . D ' A . GRANDUCA DI TOSCANA
Verso: Grande giglio sopra la moneta (FIORINO) sotto, valore in quattrini in parole (100) e data (1856) nella legenda intorno.
Legenda: QUATTRINI CENTO 1856
Leopoldo II di Toscana (in italiano: Leopoldo Giovanni Giuseppe Francesco Ferdinando Carlo, in tedesco: Leopold Johann Joseph Franz Ferdinand Karl; 3 ottobre 1797 – 29 gennaio 1870) fu l'ultimo granduca regnante di Toscana (1824–1859).
Si sposò due volte; prima con Maria Anna di Sassonia e, dopo la sua morte nel 1832, con Maria Antonia delle Due Sicilie. Da quest'ultima, generò il suo successore finale, Ferdinando. Leopoldo fu riconosciuto contemporaneamente come un monarca liberale, autorizzando la Costituzione toscana del 1848 e consentendo un certo grado di libertà di stampa.
Il Granduca fu deposto brevemente da un governo provvisorio nel 1849, solo per essere ripristinato lo stesso anno con l'assistenza delle truppe austriache, che occuparono lo stato fino al 1855. Leopoldo tentò una politica di neutralità nei confronti della seconda guerra d'indipendenza italiana, ma fu espulso da un colpo di stato incruento il 27 aprile 1859, poco prima dell'inizio della guerra. La famiglia granducale partì per Bologna, in territorio papale. La Toscana fu occupata dai soldati di Vittorio Emanuele II di Sardegna per tutta la durata del conflitto. La pace preliminare di Villafranca, concordata tra Napoleone III di Francia e Francesco Giuseppe d'Austria l'11 luglio, prevedeva il ritorno dei Lorena a Firenze, ma lo stesso Leopoldo fu considerato troppo impopolare per essere accettato, così il 21 luglio 1859 abdicò al trono in favore del figlio, Ferdinando. Ferdinando non era, tuttavia, più accettabile per i rivoluzionari al controllo di Firenze e la sua ascesa al trono non fu proclamata. Il governo provvisorio proclamò invece la deposizione della Casa d'Asburgo-Lorena (16 agosto).