Documento senza titolo
1042, Impero bizantino, Costantino IX. Moneta d'oro Histamenon
Periodo di zecca: 1042-1055
Luogo della zecca: Costantinopoli
Imperatore: Costantino IX Monomaco
Denominazione: Oro Histamenon Nomisma
Riferimenti: Friedberg 248, DOC 2a, SB 1829.
Diametro: 29mm
Peso: 4,39 g
Materiale: oro!
Dritto: Busto di Costantino IX di fronte, con il loros e la corona con pendili, tiene il labaro nella mano destra e il globo sormontato da una croce semplice nella mano sinistra.
Legenda: + CWhSTA-nth – bASILEUS
Rovescio: Cristo in trono di fronte, con corona aureolata, pallio e colobio, alza la mano destra in segno di benedizione e tiene il libro dei Vangeli nella sinistra.
Leggenda:
+ IhS XIS REX – REGNANTInM
Nel cristianesimo orientale, il cristogramma più ampiamente utilizzato è un'abbreviazione di quattro lettere, ICXC * un'abbreviazione tradizionale delle parole greche per "Gesù Cristo" (vale a dire, la prima e l'ultima lettera di ciascuna delle parole "IHCOYC XPICTOC" con una traslitterazione del sigma lunato comune nel greco medievale come "C"). Sulle icone, questo cristogramma può essere diviso: "IC" sulla sinistra dell'immagine e "XC" sulla destra, il più delle volte con una barra sopra le lettere (vedi titlos), a indicare che si tratta di un nome sacro. A volte è reso come "ICXC NIKA", che significa "Gesù Cristo conquista".
Costantino IX Monomachos (greco medievale: Κωνσταντῖνος Μονομάχος, romanizzato: Kōnstantinos IX Monomachos; c. 980/c. 1000– 11 gennaio 1055) regnò come imperatore bizantino dal giugno 1042 al gennaio 1055. L'imperatrice Zoe Porfirogenita lo scelse come marito e co-imperatore nel 1042, sebbene fosse stato esiliato per aver cospirato contro il suo precedente marito, l'imperatore Michele IV il Paflagone. La coppia condivise il trono con la sorella di Zoe, Teodora Porfirogenita. Zoe morì nel 1050 e Costantino continuò la sua collaborazione con Teodora fino alla sua morte, avvenuta cinque anni dopo.
Costantino intraprese guerre contro gruppi che includevano la Rus' di Kiev, i Peceneghi e, a est, i turchi selgiuchidi in ascesa. Nonostante il successo variabile di queste campagne, l'impero bizantino mantenne in gran parte i confini stabiliti dopo le conquiste di Basilio II (r. 976–1025), espandendosi persino verso est quando Costantino annetté il ricco regno armeno di Ani. Di conseguenza, Costantino può essere considerato l'ultimo imperatore effettivo durante il Rinascimento macedone.
Nel 1054, un anno prima della morte di Costantino, ebbe luogo il Grande Scisma tra la Chiesa ortodossa orientale e quella cattolica romana, che culminò con la scomunica del patriarca Michele Keroularios da parte di Papa Leone IX. Costantino, consapevole delle conseguenze politiche e religiose di tale disunione, fece sforzi infruttuosi per impedire la rottura.