Guinea-Bissau (1974 - )from the Wikipedia | Read original article |
Guinea-Bissau | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Repubblica di Guinea-Bissau | ||||||
Nome ufficiale | República da Guiné-Bissau | ||||||
Lingue ufficiali | Portoghese | ||||||
Capitale | Bissau (197.610 ab. / 1991) | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale | ||||||
Presidente | José Mário Vaz | ||||||
Primo ministro | Domingos Simões Pereira | ||||||
Indipendenza | Dal Portogallo nel 1974 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 36.120 km² (133º) | ||||||
% delle acque | 12 % | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 1.515.224 ab. (2012) (146º) | ||||||
Densità | 45 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | 1,971% (2012)[1] | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Africa | ||||||
Confini | Senegal, Guinea | ||||||
Fuso orario | UTC +0 | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Franco CFA | ||||||
PIL (nominale) | 823[2] milioni di $ (2012) (175º) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 521 $ (2012) (175º) | ||||||
PIL (PPA) | 1 911 milioni di $ (2012) (172º) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 1 210 $ (2012) (171º) | ||||||
ISU (2011) | 0,353 (basso) (176º) | ||||||
Fecondità | 5,0 (2011)[3] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | GW, GNB, 624 | ||||||
TLD | .gw | ||||||
Prefisso tel. | +245 | ||||||
Sigla autom. | GNB | ||||||
Inno nazionale | Esta é a Nossa Pátria Bem Amada | ||||||
Festa nazionale | |||||||
Coordinate: 12°N 15°W / 12°N 15°W
La Guinea-Bissau (República da Guiné-Bissau in portoghese) è uno Stato dell'Africa Occidentale, uno dei più piccoli stati dell'Africa continentale. Confina col Senegal a nord, con la Guinea a sud e a est e con l'Oceano Atlantico ad ovest. Al largo della capitale, Bissau, è situato l'arcipelago delle isole Bijagos, centinaia di isole di varie dimensioni, molte delle quali disabitate. Precedentemente colonia portoghese con il nome di Guinea Portoghese, la Guinea-Bissau proclamò l'indipendenza dal Portogallo il 24 settembre 1973 e poi riconosciuta il 10 settembre 1974.
Al nome originario fu aggiunto quello della capitale Bissau, per impedire la confusione con il vicino stato della Guinea, ex colonia francese.
L'attuale territorio della Guinea-Bissau coincideva un tempo con il regno di Gabù, a sua volta parte dell'Impero del Mali; gli ultimi resti di questo regno sopravvissero fino al XVIII secolo. Sebbene le coste e le rive dei fiumi siano state tra le prime terre ad essere colonizzate dal Portogallo, che le sfruttò per procurarsi schiavi dai mercanti arabi sin dal XVII secolo, le zone più interne rimasero inesplorate sino al XIX secolo.
La Guinea-Bissau cominciò la lotta per l'indipendenza nel 1956, anno in cui il PAIGC (Partido Africano da Independência da Guiné e Cabo Verde) riuscì, in seguito ad una ribellione armata, a consolidare le proprie posizioni nel paese. Diversamente dai movimenti anticoloniali avutisi nelle altre colonie portoghesi, il PAIGC riuscì ad estendere rapidamente il suo controllo militare su ampie zone del paese: ciò fu possibile grazie alle caratteristiche del territorio, coperto perlopiù dalla giungla, e ai grandi quantitativi di armi forniti dalla Cina, dall'Unione Sovietica e dagli altri paesi africani. Il PAIGC riuscì persino a dotarsi di una forza contraerea. Entro il 1973, pressoché tutta la Guinea-Bissau era nelle mani del PAIGC. L'indipendenza fu dichiarata unilateralmente il 24 settembre del 1973 e riconosciuta nel novembre dello stesso anno dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.[4] Il Portogallo riconobbe l'indipendenza dell'ormai ex colonia in seguito al colpo militare con cui culminò la Rivoluzione dei garofani portoghese.
La Guinea-Bissau fu poi governata da un consiglio rivoluzionario sino al 1984. Nel 1994 si tennero le prime elezioni multi-partitiche. Nel 1998 una sollevazione dell'esercito portò alla caduta del presidente Vieira: la Guinea Bissau precipitò così nella guerra civile. Nel 2000 Kumba Ialá fu eletto presidente. Nel settembre 2003, tuttavia, un nuovo colpo di Stato portò all'arresto, da parte dei militari, di Ialá, definito "incapace di risolvere i problemi del paese". Dopo numerosi rinvii, le elezioni legislative furono finalmente tenute nel marzo del 2004. Un ammutinamento dell'esercito nell'ottobre del 2004 portò alla morte del capo delle forze armate stesse, contribuendo così ad accrescere lo stato di agitazione nella nazione.
Nel giugno 2005 si tennero nuove elezioni presidenziali, le prime dopo la caduta di Ialá, il quale si ripresentò come candidato del PRS, sostenendo di essere il legittimo presidente del paese. A vincere fu invece il candidato del PAIGC João Bernardo Vieira, il presidente deposto nel 1998. Vieira superò Malam Bacai Sanhá a seguito di un ballottaggio: inizialmente Sanha rifiutò di riconoscere la sconfitta, accusando brogli elettorali in due circoscrizioni (tra cui la capitale Bissau). Tuttavia, malgrado una certa influenza delle forze armate durante le settimane precedenti il voto e alcuni "disordini" (fra cui l'attacco al palazzo presidenziale e a quello del Ministero dell'Interno ad opera di alcuni armati non identificati), gli osservatori europei hanno definito le ultime elezioni in Guinea-Bissau "calme e ben organizzate".[5]
Il 2 marzo 2009 il Presidente Vieira è stato ucciso in un attentato da militari vicini al capo di stato maggiore dell'esercito Tagmè Na Waiè, precedentemente morto in un attentato dinamitardo.[6]
Il 1º aprile 2010 il premier Gomes Jr. viene arrestato dai militari. Il capo di Stato maggiore delle forze armate Indjai ha minacciato di ucciderlo se le proteste dei suoi sostenitori, scesi in piazza appena saputa la notizia, non fossero immediatamente cessate[7]
Il nuovo presidente, Malam Bacai Sanhá, al potere dal luglio 2009, muore a Parigi il 9 gennaio 2012.[8]
Il 13 aprile 2012 è avvenuto un colpo di Stato da parte dei militari.
Nel 2015 la Giunea-Bissau ha 1.762.595 abitanti.
La Guinea Bissau confina a nord con il Senegal, a sud e ad est con la Guinea ed è bagnata a ovest dall'Oceano Atlantico. È un paese molto pianeggiante in cui nessun punto supera i 200 m di altitudine.
Si trova fra molti fiumi e ha delle stupende spiagge sulla costa atlantica. I fiumi con i loro delta formano molte isole che appartengono politicamente al paese.
Il clima è tropicale, con una temperatura media annuale di 25 °C. La stagione delle piogge va da giugno a novembre; la media delle precipitazioni annue si attesta sui 1.600 mm. La vegetazione è caratterizzata da mangrovie e foreste pluviali nella regione litoranea e da savana nell’altopiano interno.
La popolazione della Guinea-Bissau è alquanto eterogenea per lingue, etnie e costumi. Il 99% della popolazione è di colore: a nord e a nord-est vi sono genti parlanti fula (20%) e mandinka (13%), i balanta (30%) e i papel (7%) abitano invece le regioni costiere meridionali, mentre al centro e nelle zone costiere settentrionali vivono i manjaco (14%) e i mancanha. I mestiços, vale a dire i mulatti, sono circa l'1% (fra questi c'è anche una piccola minoranza di persone originarie di Capo Verde). Gli europei, soprattutto portoghesi, rappresentano invece solo lo 0,06% della popolazione: ciò è dovuto all'esodo dei coloni portoghesi in seguito all'indipendenza del paese.
Oltre il 90% degli abitanti parla lingue etniche. La lingua più diffusa (44%) è il kriol, un creolo portoghese, mentre il portoghese, lingua ufficiale della nazione, è parlato dal 14% della popolazione. Il francese è insegnato nelle scuole in quanto la Guinea Bissau è stato membro dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia.
Il 45% della popolazione è animista, mentre i musulmani ammontano al 40% degli abitanti (soprattutto fula e mandingo). Vi è poi una discreta minoranza cristiana (15%), formata perlopiù da cattolici. La religione cristiana risulta comunque fortemente influenzata dalle credenze tradizionali africane. È presente anche una piccola comunità di 141 testimoni di Geova.[9]
Nell'arcipelago delle Bijagos (regione di Bolama), ancora oggi sopravvive un sistema sociale di tipo matriarcale, o quantomeno con forme di supremazia femminile nei rapporti interfamiliari. I processi di globalizzazione e l'influenza delle missioni cristiane stanno però pian piano erodendo questo sistema sociale, nel quale, ad esempio, sono le donne a scegliere il proprio marito, che è poi obbligato a sposarle, e le funzioni religiose sono esercitate da sacerdotesse.
La Guinea Bissau è divisa in 8 regioni (regiões) e un settore autonomo (sector autónomo)
Ecco una lista delle città principali della Guinea-Bissau ordinata per numero di abitanti.
Città in Guinea-Bissau | |||||
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Ordine | Città | Popolazione | Regione | ||
Censimento: 1979 | Stima: 2005 | ||||
1 | Bissau | 109.214 | 388.028 | Bissau | |
2 | Bafatá | 13.429 | 22.521 | Bafatá | |
3 | Gabú | 7.803 | 14.430 | Gabú | |
4 | Bissorã | 12.688 | Oio | ||
5 | Bolama | 9.100 | 10.769 | Bolama | |
6 | Cacheu | 7.600 | 10.490 | Cacheu | |
7 | Bubaque | 8.400 | 9.941 | Bolama | |
8 | Catió | 5.170 | 9.898 | Tombali | |
9 | Mansôa | 5.390 | 7.821 | Oio | |
10 | Buba | 7.779 | Quinara | ||
11 | Quebo | 7.072 | Quinara | ||
12 | Canchungo | 4.965 | 6.853 | Cacheu | |
13 | Farim | 4.468 | 6.792 | Oio | |
14 | Quinhámel | 3.128 | Biombo | ||
15 | Fulacunda | 1.327 | Quinara |
La Guinea-Bissau ha un'Assemblea del popolo multipartitica e un Presidente, entrambi eletti attraverso un voto democratico. Il Presidente nomina il Primo Ministro dopo essersi consultato con i partiti dell'assemblea del popolo. Il Presidente Kumba Yala, deposto nel 2004, apparteneva al partito di Rinnovazione Sociale o PRS; altri partiti che fanno parte dell'Assemblea sono la Resistenza della Guinea-Bissau e il PAIGC.
La Guinea-Bissau risulta essere tra i 20 paesi più poveri del mondo. La fragile economia, basata perlopiù sull'agricoltura e sulla pesca, pur possedendo il Paese buone risorse minerarie (petrolio, bauxite e fosfati) che non vengono sfruttate a causa della mancanza di infrastrutture e di mezzi finanziari, è stata duramente danneggiata dalla guerra civile del 1998-1999. Il paese ha accumulato un debito con l'estero pari a 921 milioni di dollari ed è attualmente interessato da un programma di interventi strutturali finanziati dal Fondo Monetario Internazionale.
Una delle principali voci dell'economia della Guinea-Bissau è rappresentato dall'esportazione (circa 90.000 tonnellate per anno) dell'anacardo. Nel gennaio del 2005, tuttavia, il governo annunciò che un'invasione di locuste stava per distruggere i raccolti, e che non vi erano le risorse necessarie per prevenire tale catastrofe.
I trasporti nel paese sono scarsi e ad oggi particolarmente difficili. Non esiste rete ferroviaria e le strade sono sovente in condizioni disagevoli. Solamente in questi ultimi anni sono state eseguite varie opere per migliorare le comunicazioni nel paese.
La capitale Bissau è servita dall'Aeroporto internazionale Osvaldo Vieira.
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