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Repubblica democratica dell'Afghanistan (1978-1992)from the Wikipedia | Read original article |
Repubblica democratica dell'Afghanistan | |||||
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Dati amministrativi | |||||
Lingue parlate | pashtu, dari, tagico, usbeco |
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Capitale | Kabul | ||||
Politica | |||||
Forma di Stato | stato socialista | ||||
Forma di governo | Repubblica a Partito unico | ||||
Nascita | 1978 con Nur Taraki | ||||
Causa | Rivoluzione d'Aprile | ||||
Fine | 1992 con Mohammed Najibullah | ||||
Causa | collasso del governo comunista in Afghanistan | ||||
Territorio e popolazione | |||||
Popolazione | 30 000 000 nel 1980 | ||||
Economia | |||||
Valuta | afghano | ||||
Risorse | gas naturali, oppio | ||||
Religione e società | |||||
Religioni preminenti | islam | ||||
Religione di Stato | ateismo di stato (1978-1980) stato secolare (1980-1987) | ||||
Evoluzione storica | |||||
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La Repubblica Democratica dell'Afghanistan è stato il regime politico presente in Afghanistan dal 1978 al 1992. È stato politicamente, ideologicamente e militarmente vicino all'Unione Sovietica.
Nel 1978 il leader del PDPA Mohammed Akbar Khaibar viene ucciso dalla polizia politica del governo di Mohammed Daud Khan mentre altri importanti esponenti del PDPA vengono esiliati, tranne Hafizullah Amin che viene costretto agli arresti domiciliari. Tuttavia Amin riesce a tenere unito il PDPA e a progettare il colpo di stato.
Il 29 aprile 1978 Nur Mohammad Taraki, Babrak Karmal e Hafizullah Amin riescono a sovvertire il regime di Mohammed Daud Khan, il quale verrà ucciso il giorno seguente insieme a tutta la sua famiglia. Il colpo di Stato, che era riuscito grazie all'appoggio della quasi totalità delle forze armate, viene ribattezzato Rivoluzione Saur (Saur in afghano vuol dire aprile).
Tuttavia era da ormai tredici anni che il Partito Democratico Popolare era diviso in due fazioni, la fazione Kahq che voleva trasformare il paese il uno Stato comunista nel minor tempo possibile e la fazione Pachram che voleva la creazione di uno Stato comunista in maniera lenta e graduale. Dopo il golpe lo Stato viene ribattezzato Repubblica Democratica dell'Afghanistan, la bandiera del PDPA diventa la bandiera ufficiale provvisoria del paese mentre Amin, leader della fazione Kahq, viene eletto primo ministro e dopo qualche mese presidente della repubblica al posto di Taraki, che viene ucciso qualche giorno dopo essere stato deposto. Amin viene ucciso a sua volta il 27 dicembre 1979 e sostituito da Karmal, più vicino ai sovietici. Karmal rimane al potere fino alla fine del 1986, quando viene sostituito da Mohammad Najibullah.
Amin fece le seguenti riforme in campo sociale:
ed economico:
Nel 1977 l'Afghanistan nella lista dei paesi in via di sviluppo formulata dall'ONU sulla base del reddito prò capite era al posto numero 108 su 129 paesi, con un reddito prò capite di 162 dollari. I risultati della rivoluzione dal 1980 al 1985, nonostante la controrivoluzione, furono i seguenti:
L'84% della popolazione viveva in campagna. All'interno della riforma agraria e dell'acqua furono redistribuiti 810.000 ettari di terra a contadini senza terra o con poca terra, furono stanziati dal governo 60 milioni di dollari di crediti a tasso zero per i contadini e le cooperative, 647.000 contadini aderirono a forme cooperative. Furono cancellati tutti i debiti contratti prima della rivoluzione a 760.000 famiglie contadine. Nel 1985: - la produttività nelle campagne ebbe un incremento del 78%; - solo nei primi tre mesi dell'85, 910.000 nuovi ettari furono coltivati a cotone; - ci fu un aumento del 40% in più di famiglie che ottennero la terra; - l'esportazione della produzione della cooperativa Busti di uva afgana raggiunse 900.000 dollari. Realizzazioni in cooperazione con l'URSS: - centrale idroelettrica Naglu (produzione -100.000KW); - fabbrica di azoto Mazar I Sharif (produzione 150.000 carbammidi all'anno); - autofficina Dzhangalk; - stabilimento prefabbricati edilizi di Kabul; - Politecnico di Kabul; - 5 istituti tecnici; - 11 scuole professionali; - 1 stazione spaziale chiamata LOTOS per le comunicazioni satellitari; - 1 ponte sul Amudarja; - 2 fabbriche per la panificazione e produzione di cibi in scatola. Nel 1985 furono costruite 5.600 case, pari a 610.000 mq abitativi, 28 scuole, 6 asili, 40 biblioteche, 19 scuole di musica (afgana, indiana, orientale ed europea).
Per tutta la sua esistenza la repubblica democratica dell'Afghanistan fu dilaniata da una forte opposizione interna sostenuta anche dalle potenze straniere: le riforme laiciste fatte dal PDPA portarono i fondamentalisti islamici largamente diffusi nel paese a definire il regime comunista "il regime degli atei senza Dio" e invitarono i fedeli a ribellarsi contro il regime filosovietico.
Gli insorti, che appartenevano alle fazioni politiche più disparate, si unirono in un unico fronte chiamato Mujaheddin, il quale sostenuto da Iran, Pakistan e Arabia Saudita intraprese una vera e propria guerriglia antigovernativa. Successivamente anche gli Stati Uniti d'America iniziarono a passare armi ai Mujaheddin. Amin per rappresaglia fa uccidere l'ambasciatore statunitense a Kabul nel febbraio del 1979, il governo di Washington annuncia che non manderà nessun altro ambasciatore rompendo ogni rapporto diplomatico con il governo di Amin. Nei mesi successivi l'Unione Sovietica prenderà parte attivamente al conflitto.