Prima del 1806 la Sassonia faceva parte del Sacro Romano Impero, un'entità vecchia di oltre mille anni che aspirava sempre ad essere un singolo stato ma che, attraverso i secoli, divenne del tutto decentralizzata. Il capo dell'Elettorato di Sassonia ebbe il titolo di principe-elettore per centinaia di anni. Quando il Sacro romano impero si dissolse, dopo la sconfitta inflittagli da Napoleone nella battaglia di Austerlitz, l'elettorato venne innalzato al rango di stato indipendente sotto l'influenza della Francia, a quel tempo la potenza dominante in Europa.
A seguito della sconfitta dei prussiani nella battaglia di Jena, i sassoni entrarono nella Confederazione del Reno e vi rimasero fino a quando questa non si sciolse a seguito della disfatta napoleonica nella battaglia di Lipsia. Dopo tale battaglia, nella quale la Sassonia fu l'unico stato tedesco ad aver combattuto a fianco della Francia, il re Federico Augusto I di Sassonia si convinse di aver perso il trono per effetto dell'invasione russa che mise sotto amministrazione controllata il suo regno. Questo discendeva probabilmente dalle mire prussiane tese ad annettere la Sassonia più che ad una ritorsione russa nei confronti di Federico Augusto ed il fatto è dimostrato dalla questione sassone trattata al Congresso di Vienna. Alla fine, il 40% del regno - inclusa la storicamente significativa Wittenberg "città natale" della Riforma protestante - fu annesso alla Prussia, ma Federico Augusto fu tuttavia ripristinato sul trono per il resto del suo regno al quale appartenevano ancora le città di Dresda e Lipsia. Il regno si unì quindi alla Confederazione tedesca, l'organizzazione nuova degli stati tedeschi che sostituiva il Sacro romano impero.
Durante la guerra austro-prussiana del 1866, i sassoni si schierarono con gli austriaci ed il loro esercito fu visibilmente l'unico capace di apportare un significativo sostegno militare all'Austria. La Sassonia aveva persino abbandonato la difesa del suo stesso territorio per congiungersi alle forze austriache in Boemia. Questo, probabilmente, preservò la Sassonia dalla ineluttabile sorte di tutti gli altri stati tedeschi del nord alleati con l'Austria, come il regno di Hannover, che alla fine della guerra furono annessi dalla Prussia. Gli austriaci invece, ottennero dalla Prussia che la Sassonia rimanesse uno stato indipendente. L'anno successivo la Sassonia, nondimeno, si unì all'alleanza prussiana detta Confederazione del nord della Germania. Con la vittoria della Prussia sulla Francia nella guerra franco-prussiana del 1871, i membri della Confederazione vennero riuniti, da Otto von Bismarck nell'Impero tedesco con Guglielmo I imperatore. Giovanni I, che quale re subordinato al trono, dovette giurare fedeltà all'Imperatore, anche se lui, come gli altri principi tedeschi mantenne alcune delle prerogative di sovrano, compresa la facoltà di intrattenere relazioni diplomatiche con altri stati.
Il Sacro Romano Impero ebbe fine nel 1806. L'Elettorato di Sassonia, alleato di Napoleone I, anticipò la sua dissoluzione divenendo il Regno indipendente di Sassonia nel 1806.