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Regno di Polonia (1025-1569)

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Bandiera del Regno di Polonia

Il Regno di Polonia degli Jagelloni fu la denominazione dello stato polacco negli anni tra la morte di Casimiro III di Polonia nel 1370 e l'Unione di Lublino del 1569.

Contesto storico[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal '300 emersero in Europa forti monarchie nazionali in Inghilterra, Francia e Spagna; nel resto del continente, per diversi motivi, questo processo rimase incompiuto. Nell’ Europa settentrionale e orientale, in Germania e in Italia, non riuscirono a formarsi Stati con una base territoriale abbastanza ampia da poter assumere i connotati di una nazione; anche dove questo obbiettivo sembrò quasi raggiunto le monarchie non furono in grado di dar vita a un potere centrale ed unificante.

Jagelloni e Cavalieri Teutonici[modifica | modifica wikitesto]

La crescita del Regno di Polonia si attuò in contrapposizione allo "Stato" dei Cavalieri Teutonici, un ordine cavalleresco fondato al tempo delle crociate, i quali occupavano vasti territori lungo la costa del Mar Baltico e rappresentava una forza militare molto rilevante. Niente fu possibile contro questa compagine fino al 1386, quando sul trono polacco salì il granduca di Lituania, Ladislao II, che fondò la dinastia degli Jagelloni, destinata a regnare sul paese per i successivi due secoli.

Il Granducato di Lituania del XIV secolo era un'importante potenza territoriale, che si estendeva fin quasi al Mar Nero, comprendendo le odierne Bielorussia e Ucraina. Grazie a queste forze in fatto di territori e uomini, il Regno polacco riuscì dunque ad affrontare vittoriosamente l’Ordine Teutonico nella battaglia di Tannenberg del 1410.

I problemi dell'autorità del Regno[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado questo importantissimo rafforzamento territoriale, la corona polacca non riuscì mai ad imporre un’autorità regia paragonabile a quella dei re francesi, inglesi e spagnoli; inoltre non si riuscì a creare quel sentimento nazionale che contraddistingueva gli stati già citati. In Polonia, infatti, il potere della grande e della piccola nobiltà fu per la monarchia sempre un ostacolo insormontabile.

Il potere dell’aristocrazia fondiaria prosperò incontrastato a causa della debolezza dell’economia urbana e la mancanza di una forte borghesia. Per di più, mentre nell’Europa occidentale era iniziato quel processo di liberazione dalla schiavitù dei servi della gleba e la loro trasformazione in contadini liberi, i signori polacchi tenevano i loro lavoratori in condizioni di duro asservimento.

Sovrani polacchi[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1370 e il 1385 il Regno fu governato dai seguenti Re Angioini:

Dopo l'Unione di Krewo governarono i seguenti Jagelloni:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

A. Giardina, G. Sabatucci, V. Vidotto Profili storici. Vol 1: dal 1350 al 1650, Edizioni Laterza, 2001

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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