Karl Theodor Anton Maria von Dalberg arcivescovo della Chiesa cattolica |
|
---|---|
![]() |
|
Karl Theodor Anton Maria von Dalberg in un ritratto dei primi dell'Ottocento | |
![]() |
|
Nato | 8 febbraio 1744, Mannheim |
Ordinato presbitero | 1788 |
Consacrato vescovo | 1788 |
Elevato arcivescovo | 1788 |
Deceduto | 10 febbraio 1817, Ratisbona |
Karl Theodor Anton Maria von Dalberg (Mannheim, 8 febbraio 1744 – Ratisbona, 10 febbraio 1817) fu principe-arcivescovo di Magonza, arcicancelliere del Sacro Romano Impero, e successivamente primate della Confederazione del Reno e granduca di Francoforte durante il dominio napoleonico in Germania.
Proveniente dall'antica famiglia patrizia cattolica e cosmopolita di Dalberg, crebbe poliglotta, parlava perfettamente francese e tedesco. Nato a Herrnsheim, era figlio di Franz Heinrich, (amministratore di Worms e capo dei consiglieri dell'arcivescovo di Magonza) e fratello di Marianne von Dalberg. Karl aveva studiato diritto canonico, ed era entrato nella Chiesa; nel 1772 era stato nominato governatore di Erfurt, e proseguì ben presto nella carriera ecclesiastica; nel 1787 venne eletto coadiutore della cattedrale di Magonza e vescovo di Worms, e nel 1788 venne eletto vescovo di Costanza; nel 1802 divenne arcivescovo-elettore di Magonza e arcicancelliere dell'Impero.
Come uomo di stato Dalberg si distinse per le proprie attitudini patriottiche, anche in materia ecclesiastica, nelle quali seguì la visione del febronianesimo della nazione tedesca, in modo da risvegliare la macchina ormai atrofizzata dell'impero di Germania. Avendo fallito in questo, egli si rivolse a Napoleone, credendo nei suoi ideali.
Ma con il Trattato di Lunéville nel 1801, nel quale tutti i territori sulla riva destra del Reno vennero ceduti alla Francia, Dalberg concedette Worms, Costanza e anche Magonza. Ad ogni modo, egli mantenne per sé il principato Aschaffenburg e nel 1803 ottenne il Reichstädte Wetzlar e Ratisbona come i territori del Vescovato di Ratisbona. Magonza, infine, venne annessa dalla Francia, e Dalberg fu trasferito a Ratisbona, che fu nell'occasione elevata al rango di arcidiocesi.
Nel 1806, assieme ad altri principi, si separò dal Sacro Romano Impero ed aderì alla Confederazione del Reno. Diede formalmente le dimissioni dal titolo di arcicancelliere dell'imperatore Francesco II e da Napoleone venne nominato principe primate della Confederazione del Reno.
Nel 1806 il Reichsstadt di Francoforte venne incluso tra i territori del Trattato di Schönbrunn, venne elevato al rango di Granduca di Francoforte. Ad ogni modo i suoi territori furono incrementati, ma dovette cedere Ratisbona alla Baviera.
Nel 1813 il 5 febbraio in Francoforte sul Meno rifondò l'Ordine della Concordia e ne fu S.A.S.il Gran Maestro, diede le dimissioni da tutti i suoi incarichi, eccetto da quello di arcivescovo di Ratisbona, in favore del figliastro di Napoleone Eugenio di Beauharnais, che ne fu erede sino al 1810.
Morì nel 1817.
Ricordato come personalità di grande cuore e di grande cultura, fu amico di Goethe, Schiller e Wieland.
![]() |
Gran Maestro dell'Ordine della Concordia |
![]() |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore |
Controllo di autorità | VIAF: 34484599 · LCCN: n80139035 · GND: 118720961 · BNF: cb12093212k (data) |
---|