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Alsaziafrom the Wikipedia | Read original article |
Alsazia regione |
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Région Alsace | |||||
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Localizzazione | |||||
Stato | ![]() |
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Amministrazione | |||||
Capoluogo | Strasburgo | ||||
Presidente del Consiglio regionale | Philippe Richert (UMP) | ||||
Territorio | |||||
Coordinate del capoluogo |
48°35′05.14″N 7°45′02.07″E / 48.58476°N 7.750576°E | ||||
Superficie | 8 280 km² | ||||
Abitanti | 1 851 443 (2010) | ||||
Densità | 223,6 ab./km² | ||||
Dipartimenti | 2 | ||||
Arrondissement | 13 | ||||
Altre informazioni | |||||
Lingue | francese, tedesco, alsaziano | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
ISO 3166-2 | FR-A | ||||
Nome abitanti | alsaziano/a (alsacien(ne)) | ||||
Cartografia | |||||
Sito istituzionale |
L'Alsazia (in francese Alsace, IPA [al.zas] ; in alsaziano: ’s Elsass, [ˈɛlsɑs]; in tedesco: Elsass, vetusto anche Elsaß, [ˈɛlzas] ; in latino: Alsatia) è una regione francese, (la più piccola della Francia metropolitana e la quinta più piccola considerando anche i territori d'oltremare, con una superficie di 8,280.2 km2). È settima invece per densità di popolazione, terza considerando solo la terraferma europea, con circa 224 abitanti per km2 su una popolazione complessiva di circa 1.852.325 (stime al 1º gennaio 2011, ultimo consimento del 2006 1.815.488).
L'Alsazia è situata sul confine orientale francese, sulla sponda occidentale del Reno a ridosso di Germania e Svizzera. Lo status politico dell'Alsazia è stato pesantemente influenzato da vicende e decisioni storiche, non per ultimi conflitti bellici. La capitale politica, economica nonché centro più grande dell'Alsazia è la città di Strasburgo, sede di numerose organizzazioni internazionali.
La regione è composta da 2 dipartimenti: Basso Reno (67, Bas-Rhin, Unterelsass) a nord e l'Alto Reno (68, Haut-Rhin, Oberelsass) a sud. Sono inclusi nella regione 13 arrondissement, 75 cantoni e 904 comuni.
Il nome "Alsazia" è riconducibile al termine della lingua alto-tedesca antica Ali-saz or Elisaz, che significa "dominio straniero"[1]. Una spiegazione alternativa può essere ricondotta alle lingue germaniche e al termine Ell-sass, che significa "situata sull'Ill"[2], un fiume alsaziano. La regione, parte storicamente della Lorena, costituiva un'area del Sacro Romano Impero e fu gradualmente annessa alla Francia nel XVII secolo, divenendo poi formalmente una delle province della Francia. La calvinista Repubblica di Mulhouse, conosciuta come Stadtrepublik Mülhausen, divenne parte dell'Alsazia dopo un plebiscito dei propri cittadini tenutosi il 4 gennaio 1798. L'Alsazia è comunemente menzionata insieme alla vicina Lorena, a volte come parte della stessa avendo avuto una storia politica spesso condivisa, anche col precedente Ducato di Lorena di cui faceva parte. Del resto anche quando era parte dell'Impero Tedesco, erano unite in'unica provincia, (Alsazia-Lorena Reichsland Elsaß-Lothringen, dal 1871 al 1918) anche se furono reclamate dalla Francia fino alla loro riconquista avvenuta alla fine della Prima Guerra Mondiale. In circa 75 anni Germania e Francia si contesero e tolsero a vicenda il dominio delle due regioni per ben quattro volte.
Con la sua superficie di soli 8 280 km² è la più piccola delle regioni francesi.
La città principale e capoluogo dell'Alsazia è Strasburgo (Strasbourg, "Strossburi", Straßburg), che è anche il centro urbano più grande, nonché capoluogo del dipartimento del Basso Reno (o Bassa Alsazia o Nord-Alsazia). Seguono, per grandezza, Mulhouse ("Milhusa", Mülhausen), e Colmar, quest'ultima capoluogo del dipartimento dell'Alto Reno (o Alta Alsazia o Sud-Alsazia, Sud-Alsace o Südelsass in tedesco).
Il territorio della regione confina con la Germania a nord (Renania-Palatinato) e a est (Baden-Württemberg), con la Svizzera a sud (cantoni Basilea Città, Basilea Campagna, Soletta e Giura) e con le regioni Franca Contea a sud-ovest e Lorena a ovest. Storicamente faceva parte dell'Alsazia anche il Territorio di Belfort (ora parte della Franca Contea), parte dell'Alto Reno rimasta francese dopo l'annessione dell'Alsazia all'Impero Germanico nel 1871.
La morfologia delle regione presenta:
L'Alsazia è parte della pianura del Reno posta ad ovest del fiume, sulla sua sponda sinistra. È un rift o graben formatosi nell'Oligocene, con gli annessi horst: i Vosgi e la Foresta Nera.
Il Massiccio del Giura, formato dall'innalzamento e la spinta delle catene alpine, è del Mesozoico ed include formazioni del Triassico: si estende fino all'area di Belfort.
A differenza delle regioni confinanti, l'Alsazia non ha mai conosciuto un periodo di unità e autonomia. Per molti secoli fu suddivisa in piccole zone politiche e in passato fu perlopiù sottomessa al Sacro Romano Impero.
Abitata anticamente da popolazioni celtiche (Sequani, Rauraci), fu sotto il dominio romano dal 58 a.C. fino al V secolo, quando fu invasa dai Vandali, dagli Alani e infine dagli Alamanni. Fu conquistata dai franchi di Clodoveo alla fine del V secolo, cristianizzata dai monaci di san Colombano ed entrò a far parte del regno di Austrasia nel VI secolo. Sotto i Carolingi fu costituita in contea e col Trattato di Verdun (843) fu assegnata a Lotario. Alla morte di Lotario II passò alla Germania e fu incorporata al ducato di Svevia. Fu quindi divisa nei due langraviati dell'Alta Alsazia e della Bassa Alsazia (Sundgau) che restarono sotto gli Asburgo fino al 1648. In realtà l'Alsazia, durante tutto il Medioevo, fu costituita da un mosaico di signorie, di fatto autonome, accanto alle quali le principali città, sottrattesi alle autorità feudali, costituirono una lega, la Decapoli alsaziana (1354), sotto la protezione dell'imperatore ma di fatto indipendente. Poco dopo anche Strasburgo si emancipò dalla signoria vescovile.
Durante la guerra dei Trent'anni l'Alsazia, che era stato un fertile territorio per la diffusione della Riforma protestante, subì l'influsso francese. Con la Pace di Vestfalia, nel 1648, vennero ceduti alla Francia sia i langraviati dell'Alta e della Bassa Alsazia che la prefettura della Decapoli. Tuttavia la difficile interpretazione degli articoli di pace creò una situazione di contrasto giuridico tra il re di Francia e i sovrani tedeschi, che avevano feudi imperiali in Alsazia e ritenevano che la Francia avesse un vago legame di protettorato, mentre essi continuavano ad esercitare i pieni diritti feudali autonomi. Al contrario i giuristi francesi riconoscevano al re di Francia una vera sovranità sulla regione, ritenendo i signori feudali tedeschi vassalli sottoposti alla sua autorità con riserva di mutare unilateralmente le facoltà di esercizio dei diritti feudali. Tale situazione perdurò fino al 1792, quando, con l'abolizione dei feudi in Francia, seguì il sequestro e lo spossessamento delle ultime reliquie dell'impero nella regione. Fino a tale data numerosi nobili tedeschi, proprietari di ex feudi imperiali ceduti al regno di Francia, continuarono ad esercitare le proprie prerogative quasi sovrane. Le famiglie feudatarie tedesche in tale posizione giuridica furono:
Luigi XIV rese definitiva l'unione di tutta l'Alsazia, compresa Strasburgo (1681), alla Francia, cui rimase fino al 1870, quando fu annessa assieme alla Lorena alla Germania (Trattato di Francoforte, 1871), in seguito alla guerra franco-prussiana. Nel 1919 fu restituita alla Francia con il Trattato di Versailles. Occupata dai tedeschi nel 1940, l'Alsazia venne liberata dagli Alleati nel 1944.
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Per approfondire, vedi Dialetto alsaziano e Tedesco alemanno . |
La lingua storica dell'Alsazia è il dialetto alsaziano, un gruppo di dialetti del gruppo tedesco alemanno.
L'alsaziano ricorda le parlate delle vicine zone della Svizzera tedesca e del Baden, in Germania, ma si discosta da essi per via di varie caratteristiche, quali la rarità del tedesco quale lingua standard in Alsazia e una significativa influenza francese.
Il dialetto alsaziano è oggi in declino; se infatti una grossa parte della popolazione adulta (43%) dichiara di parlare alsaziano, esso è però generalmente poco parlato dai giovani. Ad esempio, la stima dei parlanti scende fino al 3% nella fascia tra i 3–17 anni.[3][4]
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