Francia (II Impero), Napoleone III. Moneta d'oro da 5 franchi.
Anno di zecca: 1860 Luogo di zecca: Parigi (A)Denominazione: Oro 5 Franchi. Riferimento: Friedberg 578a, KM-787.1. Materiale: oro (.900) Diametro: 18 mm Peso: 1,61 g
Dritto: testa nuda a destra di Napoleone III. Firma dell'incisore (BARRE) affiancata da segni privati in basso. Legenda: NAPOLEONE III IMPERATORE (marchio privato: mano indicante) BARRE (marchio privato: ancora) Rovescio: denominazione (5 FRANCHI) e data (1860) all'interno di una corona di ulivo. Iniziale nuova (A) sotto. Legenda: EMPIRE FRANCAIS / A
Napoleone III (o Charles-Louis Napoléon Bonaparte) (1808–73) Imperatore dei Francesi (1852–70). Era il terzo figlio di Hortense de Beauharnais, figliastra di Napoleone I e Luigi Bonaparte (1778–1846), fratello di Napoleone I e re d'Olanda (1806–10). Dopo la caduta di Napoleone I, Napoleone III iniziò un lungo periodo di esilio in Svizzera. Alla morte dell'unico figlio di Napoleone I, il Re di Roma, nel 1832, divenne pretendente bonapartista al trono di Francia e tentò due volte di rovesciare Luigi Filippo, a seguito del quale fu deportato. Nel 1840 intraprese la disastrosa "Cospirazione di Boulogne" per raccogliere sostenitori. Fu arrestato e imprigionato nella fortezza di Ham. Fuggì a Londra (1846) travestito da muratore con il nome di "Badinguet", che da allora in poi divenne il suo soprannome. Durante le rivoluzioni del 1848, ritornò in Francia e in dicembre, con la nuova costituzione, fu eletto presidente della Repubblica francese. Nel 1852, in seguito ad un colpo di stato contro il Parlamento, si fece accettare come imperatore dei francesi. Napoleone III prese parte alla guerra di Crimea e presiedette il Congresso di Parigi (1856). Il suo "Impero liberale" (1860–70) ampliò i poteri dell'assemblea legislativa. Sottovalutando Bismarck, permise al bellicoso telegramma EMS di quest'ultimo di provocarlo a combattere la guerra franco-prussiana, il cui esito portò alla rovina il Secondo Impero. Fu catturato dai prussiani e deposto, trascorrendo il resto della sua vita in esilio in Inghilterra.