Impero seleucide, Antioco VIII. (109-75 a.C.) AR Moneta del Tetradramma
Sovrano: Antioco VIII "Gryphus" Denominazione: AR Tetradrachm Periodo di conio: 116/115 a.C. (SE 197) Riferimento: SC 2323.5a, HGC 9/1196e, ZENO 271756. Peso: 16,45 gm Diametro: 31 mm Materiale: argento
Dritto: testa diademata di Antioco VIII "Gryphus" (naso ad uncino!) a destra. Bordo decorativo intorno.
Rovescio: Zeus Ouranios, drappeggiato, in piedi a sinistra, tiene una stella e uno scettro. Due monogrammi all'esterno sinistro, tutti all'interno di una corona di alloro. Data in esergo.
Legende: ΒΑΣΙΛΕΩΣ / ΑΝΤΙΟΧΟΥ / ΕΠΙΦΑΝΟΥΣ
Esergo:
H9P
Antioco VIII Epifane/Callinico/Filometro, soprannominato Grypus (naso ad uncino), fu incoronato sovrano del regno greco seleucide nel 125 a.C. Era il figlio di Demetrio II Nicatore e Cleopatra Thea.
O lui o il suo fratellastro Antioco IX Ciziceno sono probabilmente identici all'effimero sovrano bambino Antioco Epifane, che fu incoronato da Cleopatra Thea dopo la morte di Antioco VII ma prima che Demetrio II tornasse ad Antiochia. Il bambino Antioco Epifane, noto dalle monete, fu deposto, ma non ucciso, quando Demetrio II fu restaurato nel 129 a.C.
Antioco Grypus fu incoronato adolescente nel 125 a.C. dopo che sua madre Cleopatra Thea aveva ucciso suo fratello maggiore Seleuco V Filometore, governando insieme a lei. Dopo che Antioco sconfisse l'usurpatore Alessandro II Zabina nel 123 a.C., sua madre cercò di avvelenarlo con il vino, ma il re sospettoso la costrinse a bere lei stessa la coppa. (La storia potrebbe essere stata ispirata dal fatto che Grypus era interessato alla tossicologia; alcune poesie sulle erbe velenose che si ritiene siano state scritte da lui sono citate dal famoso medico Galeno).
Nonostante le carenze politiche, Gripo era un re popolare. Il suo aspetto brutto e pigro sulle monete (comune tra gli ultimi Seleucidi), insieme alle storie dei suoi sontuosi banchetti, fecero credere ai posteri che la sua dinastia fosse degenerata e decadente. Si trattava però di un'immagine consapevole, di un'invocazione dell'idea ellenistica Tryphe – vita buona, a cui gli ultimi Seleucidi cercarono di associarsi, in contrapposizione alle estenuanti guerre civili e faide che in realtà turbarono i loro regni.
Una storia delle sue feste lussuose afferma che mandava cibo a casa con gli ospiti che partecipavano ai banchetti, con tanto di un cammello come bestia da soma, nonché un servitore per trasportare lui stesso l'ospite. Ciò avrebbe certamente dovuto mettere a dura prova le già impoverite casse del Tesoro.