1825, Algeria (ottomana), Mahmud II. Bella moneta Budju in argento
Riferimento: KM-68.
Denominazione: 1 Budju
Anno mentale: 1825 (1240 AH)
Materiale: Argento (.850)
Diametro: 30 mm
Peso: 10 g
Mahmud II (turco ottomano: محمود ثانى, romanizzato: Maḥmûd-u s̠ânî, turco: II. Mahmud; 20 luglio 1785 – 1 luglio 1839) fu il sultano dell'Impero Ottomano dal 1808 fino alla sua morte nel 1839. Spesso descritto come "Pietro il Grande di Turchia", Mahmud istituì ampie riforme amministrative, militari e fiscali che culminarono nel Decreto di Tanzimat ("riorganizzazione") portato avanti dai suoi successori. Il suo scioglimento del corpo conservatore dei giannizzeri rimosse un grosso ostacolo alle riforme sue e dei suoi successori nell'Impero. Il regno di Mahmud fu segnato anche da un'ulteriore sconfitta militare ottomana e dalla perdita di territorio a seguito delle rivolte nazionaliste e dell'intervento europeo.
Mahmud salì al trono in seguito a un colpo di stato del 1808 che depose il suo fratellastro Mustafa IV. All'inizio del suo regno, l'Impero Ottomano cedette la Bessarabia alla Russia alla fine della guerra russo-turca del 1806-1812. La Grecia intraprese con successo una guerra d'indipendenza iniziata nel 1821 con il sostegno britannico, francese e russo, e Mahmud fu costretto a riconoscere lo stato greco indipendente nel 1832. Gli ottomani persero più territorio a favore della Russia dopo la guerra russo-turca del 1828-1829, e l'Algeria ottomana fu conquistata dalla Francia a partire dal 1830.
Il continuo declino dell'Impero convinse Mahmud a riprendere le riforme che erano state interrotte prima della sua ascesa al potere. Il suo regno fu caratterizzato da un grande interesse per l'occidentalizzazione; le istituzioni, l'ordine di palazzo, la vita quotidiana, l'abbigliamento, la musica e molti altri settori videro riforme radicali mentre l'Impero Ottomano si apriva alla modernizzazione. Nel 1826 orchestrò l'incidente di buon auspicio, in cui il corpo dei giannizzeri fu abolito con la forza e molti dei suoi membri furono giustiziati, aprendo la strada alla creazione di un moderno esercito ottomano e a ulteriori riforme militari. Mahmud apportò anche radicali modifiche alla burocrazia al fine di ristabilire l'autorità reale e aumentare l'efficienza amministrativa, e supervisionò una riorganizzazione del Ministero degli Esteri ottomano. Nel 1839 Mahmud introdusse un Consiglio dei ministri. Morì di tubercolosi nello stesso anno e gli successe il figlio Abdulmejid I, che avrebbe continuato a implementare i suoi sforzi di modernizzazione.