1910, Somalia (Colonia Italiana), Vittorio Emanuele III. Argento 1/2 Rupia. Danneggiato! Anno di zecca: 1910 Luogo di zecca: Roma Denominazione: 1/2 Rupia Riferimento: KM-5 ($60 in VF!) Condizione: Superfici danneggiate (danni ambientali, pulizia/spazzolatura aggressiva), altrimenti VF+ Materiale: Argento (.917) Diametro: 24 mm Peso: 5,74 g La Somalia italiana (italiano: Somalia italiana, arabo: الصومال الإيطالي Al-Sumal Al-Italiy, somalo: Dhulka Talyaaniga ee Soomaaliya), era una colonia del Regno d'Italia nell'attuale nord-est, centro e sud Somalia. Governato nel XIX secolo dal Sultanato somalo di Majeerteen e dal Sultanato di Hobyo, il territorio fu successivamente acquisito negli anni ottanta dell'Ottocento dall'Italia attraverso vari trattati. Nel 1936, la regione fu integrata nell'Africa orientale italiana come parte dell'Impero italiano. Ciò durerà fino al 1941, durante la seconda guerra mondiale. Il Somaliland italiano passò poi sotto l'amministrazione militare britannica fino al 1949, quando divenne un'amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite, il territorio fiduciario del Somaliland sotto amministrazione italiana. Il 1 luglio 1960, il territorio fiduciario del Somaliland si unì come previsto con l'ex protettorato del Somaliland britannico per formare la Repubblica somala. Vittorio Emanuele III (11 novembre 1869, Napoli, Campania – 28 dicembre 1947) è stato un membro di Casa Savoia e Re d'Italia (29 luglio 1900 – 9 maggio 1946). Inoltre, rivendicò le corone di Etiopia e Albania e rivendicò i titoli di Imperatore d'Etiopia (1936–41) e Re d'Albania (1939–43) che non furono riconosciuti dalle grandi potenze rispettivamente nel 1937 e 1939. Durante il suo lungo regno, Vittorio Emanuele III vide due guerre mondiali e la nascita, l'ascesa e la caduta del fascismo nel Regno d'Italia. Raramente è stato trattato con simpatia dagli storici. La sua abdicazione quasi forzata alla vigilia di un referendum sul futuro della monarchia italiana non ha portato a nulla: troppo poco e troppo tardi. Nel peggiore dei casi, ha ricordato agli elettori indecisi il ruolo che la monarchia e le azioni (o inazioni) dello stesso re avevano svolto durante il periodo fascista, proprio nel momento in cui i monarchici speravano che gli elettori si concentrassero sull’impressione positiva creata dal principe ereditario Umberto e da La principessa Maria José come re e regina de facto d'Italia dal 1944. Il re e la regina di "Maggio", Umberto e Maria José, nel loro breve regno durato un mese, non sono stati in grado di spostare il peso della storia e delle opinioni recenti. (Alcuni storici odierni hanno ipotizzato che, se Vittorio Emanuele avesse abdicato in favore di Umberto poco dopo l'invasione alleata della Sicilia nel 1943, la relativa popolarità di Umberto avrebbe potuto salvare la monarchia.)