1909, Somalia (Colonia Italiana), Vittorio Emanuele III. Moneta di bronzo da 1 Besa. Anno di zecca: 1909 Riferimento: KM-1. Luogo di zecca: Roma Denominazione: 1 Besa Diametro: 20 mm Materiale: Bronzo Peso: 2,48 g La Somalia italiana (italiano: Somalia italiana, arabo: الصومال الإيطالي Al-Sumal Al-Italiy, somalo: Dhulka Talyaaniga ee Soomaaliya), era una colonia del Regno d'Italia nell'attuale Somalia nord-orientale, centrale e meridionale. Governato nel XIX secolo dal Sultanato somalo di Majeerteen e dal Sultanato di Hobyo, il territorio fu successivamente acquisito negli anni ottanta dell'Ottocento dall'Italia attraverso vari trattati. Nel 1936, la regione fu integrata nell'Africa orientale italiana come parte dell'Impero italiano. Questo durò fino al 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale. La Somalia Italiana passò poi sotto l'amministrazione militare britannica fino al 1949, quando divenne un'amministrazione fiduciaria delle Nazioni Unite, il Territorio fiduciario della Somalia sotto amministrazione italiana. Il 1° luglio 1960, il Territorio fiduciario della Somalia si unì come previsto all'ex protettorato della Somalia britannica per formare la Repubblica Somala. Vittorio Emanuele III (11 novembre 1869, Napoli, Campania – 28 dicembre 1947) fu membro di Casa Savoia e Re d'Italia (29 luglio 1900 – 9 maggio 1946). Inoltre, rivendicò le corone d'Etiopia e d'Albania e rivendicò i titoli di Imperatore d'Etiopia (1936-1941) e Re d'Albania (1939-1943), che non furono riconosciuti dalle grandi potenze rispettivamente nel 1937 e nel 1939. Durante il suo lungo regno, Vittorio Emanuele III vide due guerre mondiali e la nascita, l'ascesa e la caduta del fascismo nel Regno d'Italia. Raramente è stato trattato con simpatia dagli storici. La sua abdicazione quasi forzata alla vigilia di un referendum sul futuro della monarchia italiana non ottenne alcun risultato: fu troppo poco e troppo tardi. Nella peggiore delle ipotesi, ricordò agli elettori indecisi il ruolo che la monarchia e le azioni (o omissioni) del Re avevano svolto durante il periodo fascista, proprio nel momento in cui i monarchici speravano che gli elettori si concentrassero sull'impressione positiva creata dal Principe Ereditario Umberto e dalla Principessa Maria José come re e regina de facto d'Italia dal 1944. Il Re e la Regina "di Maggio", Umberto e Maria José, nel loro breve regno durato un mese, non riuscirono a liberarsi dal peso della storia e dell'opinione pubblica recenti. (Alcuni storici moderni hanno ipotizzato che, se Vittorio Emanuele avesse abdicato in favore di Umberto poco dopo l'invasione alleata della Sicilia nel 1943, la relativa popolarità di Umberto avrebbe potuto salvare la monarchia.)