1705, Ungheria, Francesco II Rakoczi. Moneta d’argento da 1/2 tallero (fiorino)Anno di coniazione: 1705Denominazione: ½ Tallero (Fiorino)Luogo di zecca: Kremnitz (Kormoczbanya, KB)Riferimento: Huszar 1524, KM-265.1.Peso: circa 14,35 gDiametro: 36mmMateriale: ArgentoDiritto: Madonna incoronata, seduta di fronte a una falce di luna posta su nuvole, che tiene il Santo Bambino nella mano destra e uno scettro nella sinistra.Commento: iniziali perfette (KB) ai lati!Legenda: • PATRONA • HVNG : 1705Verso: Stemma incoronato dell’Ungheria entro una cornice decorata; ghirlanda di fiori sospesa dalla parte superiore della corniceLegenda: MO : NOV : ARG : REG : HVNG :Ferenc (Francis) II Rákóczi (27 marzo 1676 – 8 aprile 1735) fu il leader della rivolta ungherese contro gli Asburgo nel 1703-11 come principe (fejedelem) degli Stati Confederati per la Libertà del Regno d’Ungheria. Fu anche principe di Transilvania, principe imperiale e membro dell’Ordine del Toson d’Oro. Oggi è considerato un eroe nazionale in Ungheria.Nacque a Borsi, nell’Ungheria reale e morì a Rodosto, nell’Impero ottomano.Il suo titolo completo era: Franciscus II. Dei Gratia Sacri Romani Imperii & Transylvaniae Princeps Rakoczi. Particum Regni Hungariae Dominus & Siculorum Comes, Regni Hungariae Pro Libertate Confoederatorum Statuum necnon Munkacsiensis & Makoviczensis Dux, Perpetuus Comes de Saros; Dominus in Patak, Tokaj, Regécz, Ecsed, Somlyó, Lednicze, Szerencs, Onod.La guerra d’indipendenza di Rákóczi (1703-1711) fu la prima significativa lotta per la libertà in Ungheria contro il dominio assolutista degli Asburgo. Fu combattuta da un gruppo di nobili, ricchi e progressisti di alto rango che volevano porre fine alla disuguaglianza dei rapporti di potere, guidati da Francesco II Rákóczi (II. Rákóczi Ferenc in ungherese). I suoi obiettivi principali erano proteggere i diritti dei diversi ordini sociali e garantire lo sviluppo economico e sociale del paese. A causa dell’equilibrio sfavorevole delle forze, della situazione politica in Europa e dei conflitti interni, la lotta per la libertà fu infine soppressa, ma riuscì a impedire all’Ungheria di diventare parte integrante dell’Impero asburgico e la sua costituzione fu mantenuta, anche se era solo una formalità.