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Cape Verde (1456 - 1975)from the Wikipedia | Read original article |
Capo Verde | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Repubblica di Capo Verde | ||||||
Nome ufficiale | República de Cabo Verde | ||||||
Lingue ufficiali | portoghese | ||||||
Altre lingue | creolo capoverdiano | ||||||
Capitale | Praia (127 524 ab. / 2009) | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Repubblica parlamentare | ||||||
Capo di Stato | Jorge Carlos Fonseca | ||||||
Capo di Governo | José Maria Neves | ||||||
Indipendenza | Dal Portogallo il 5 luglio 1975 | ||||||
Ingresso nell'ONU | 16 settembre 1975 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 4 033 km² (146º) | ||||||
% delle acque | trascurabile | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 495.999 ab. (2012) (165º) | ||||||
Densità | 130 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | 1,428% (2012)[1] | ||||||
Nome degli abitanti | Capoverdiani | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Africa | ||||||
Confini | Nessuno | ||||||
Fuso orario | UTC -1 | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Escudo capoverdiano | ||||||
PIL (nominale) | 1 823[2] milioni di $ (2012) (166º) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 3 687 $ (2012) (111º) | ||||||
PIL (PPA) | 2 160 milioni di $ (2012) (171º) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 4 368 $ (2012) (130º) | ||||||
ISU (2011) | 0,568 (medio) (133º) | ||||||
Fecondità | 2,3 (2011)[3] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | CV, CPV, 132 | ||||||
TLD | .cv | ||||||
Prefisso tel. | +238 | ||||||
Sigla autom. | CV | ||||||
Inno nazionale | Cântico da Liberdade | ||||||
Festa nazionale | |||||||
Coordinate: 15°55′N 24°05′W / 15.916667°N 24.083333°W
Capo Verde (in portoghese Cabo Verde, in creolo capoverdiano Cabu Verde, Cábu Vêrdi o Kabu Verde) è uno stato (4 033 km², 495 999 abitanti al 2012, capitale Praia) dell'Africa. È una repubblica presidenziale con capo di Stato Jorge Carlos Fonseca e capo di governo José Maria Neves.
È costituita da un arcipelago di dieci isole di origine vulcanica, situato a circa 500 km dalle coste senegalesi nell'oceano Atlantico settentrionale, al largo dell'Africa occidentale. Il patrimonio naturale di questo arcipelago è stato solo di recente scoperto dagli operatori internazionali che hanno aperto le porte di Capo Verde al turismo.
"Capo Verde" prende il nome da Cap-Vert, nell'odierno Senegal, il punto più occidentale dell'Africa continentale.
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Per approfondire, vedi Storia di Capo Verde e Guerra coloniale portoghese . |
Nel 1456, Alvise Cadamosto scoprì alcune delle isole di Capo Verde. Nel 1456 Antonio e Bartolomeo da Noli, navigatori nolesi al servizio del Portogallo, sbarcarono nelle isole di Capo Verde e le descrissero ufficialmente come terre disabitate. Valutando i venti dominanti e le correnti oceaniche nella regione, si può supporre che le isole possano anche essere state visitate da pescatori wolof, sérèr o anche lebu, della costa della Guinea. La tradizione suggerisce inoltre la visita degli arabi o dei fenici secoli prima dell'arrivo degli europei. L'esploratore portoghese Jaime Cortesão narrò la storia della visita degli arabi ad un'isola chiamata "Aulil" o "Ulil", dove veniva estratto il sale da saline naturali.
Nel 1462, sull'isola di São Tiago fu fondata Ribeira Grande (ora Cidade Velha).
Capo Verde era anche una base perfetta per lo scalo delle navi in viaggio tra l'Europa e l'America, diventando perciò un centro molto importante per il commercio degli schiavi africani. Nel corso del suo terzo viaggio transoceanico (1498), Cristoforo Colombo sbarcò nelle isole scrivendo nel suo giornale: "Hanno un nome ingannatore perché sono alquanto aride e io non vidi in esse alcunché di verde". Vi trovò soltanto capre selvatiche, grandi testuggini e lebbrosi.[4]
Nel 1747 l'arcipelago venne colpito dalla prima (storicamente registrata) delle ricorrenti siccità, alla presenza della quale il governo portoghese rimase impassibile e non inviò alcun aiuto. Il declino della tratta degli schiavi segnò inoltre un'altra battuta d'arresto per l'economia, portando nel XIX secolo ad una massiccia emigrazione degli abitanti di Capo Verde verso il New England (Stati Uniti).
Nel 1975, Capo Verde ottenne finalmente l'indipendenza dai lusitani ed il 16 settembre dello stesso anno venne ammesso tra i membri delle Nazioni Unite (ONU). Il PAIGC prese il governo sia nella Guinea-Bissau che a Capo Verde. In entrambi i paesi si discusse sull'opportunità di unificare i due paesi sino al 1980, quando a seguito di un colpo di Stato nella Guinea-Bissau, i capoverdiani si separano dal PAIGC e fondano nel principio del 1981 il PAICV, (Partido Africano da Independência de Cabo Verde).
Risalgono al 1991 le prime elezioni democratiche, Carlos Wahnon Veiga del MpD (Movimento para a Democracia) viene eletto primo ministro.
Nel 1997 un altro periodo di siccità distrusse più dell'80% dei raccolti e il governo, nel giugno del 2002, chiese aiuto all'agenzia delle Nazioni Unite (ONU) per l'alimentazione mondiale (World Food Programme) denunciando la drammatica scarsità dei raccolti.
Adesso molti investimenti sono destinati al turismo e alla creazione delle infrastrutture necessarie, ma verranno finanziati anche interventi per l'agricoltura e progetti socio-sanitari.
Nel giugno del 2007 venne escluso dalla lista dei Paesi Meno Sviluppati (LDC) stilata dall'ONU; fu il secondo paese dei 50 elencati a riuscire ad uscire da questa classifica negativa, il primo era stato nel 1994 il Botswana.
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Per approfondire, vedi Geografia di Capo Verde. |
Lo stato di Capo Verde adotta la divisione prodotta dai venti alisei che arrivano dal continente africano, suddividendo così l'arcipelago in due raggruppamenti principali: le Ilhas do Barlavento a nord e le Ilhas do Sotavento a sud.
Il gruppo di Barlavento o Sopravento è costituito dalle isole di:
Il gruppo di Sotavento o Sottovento, più a sud, include le isole di:
Con una superficie totale di 4.033 km² Capo Verde è uno dei cinque arcipelaghi atlantici della cosiddetta Macaronesia che comprende anche le Azzorre, Madera, le Canarie e le Selvagge.
Il clima a Capo Verde è di tipo tropicale secco, con una temperatura media che oscilla tutto l'anno intorno ai 26 °C; l'escursione termica, tra massime e minime, non supera mai i 10 °C, mentre in mare la temperatura dell'acqua oscilla fra i 22° e i 29 °C a seconda delle stagioni.
Nelle isole montuose come Santiago, Santo Antão, São Nicolau e Fogo il sole domina quasi tutto l'anno, mentre il breve periodo delle piogge va da settembre ad ottobre. Boa Vista, Sal e Maio, offrono invece un clima nettamente più secco, dovuto ai venti caldi provenienti dal Sahara.
Essendo l'arcipelago sottoposto ciclicamente ad anni di siccità ad effetto della deriva sulle isole dei venti sahariani, il problema dell'acqua è sempre stato il problema principale, che ricorre periodicamente. Il periodo delle piogge è breve, ma è più che sufficiente a sostenere una natura da clima semiarido. Purtroppo la concomitanza di fattori avversi può recare episodicamente la contrazione drammatica del periodo delle piogge, o in alcuni anni la scomparsa totale. L'adozione di tecniche moderne nell'irrigazione ad elevata efficienza e nel ricupero idrico (condensazione, dissalazione, riciclo) hanno ottenuto un netto miglioramento della situazione, la necessità d'altro lato di sostenere una popolazione numerosa rende non facile il mantenimento accettabile nei periodi sia pur rari di crisi. La situazione non è uniforme e sono maggiormente travagliate le isole che si affacciano verso il Sahara.
Di seguito sono riportate le condizioni meteo medie.[5]
Condizioni meteo medie | Temperatura | Precipitazioni |
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Gennaio | 24 °C | 5,3 mm |
Febbraio | 24 °C | 3,8 mm |
Marzo | 25 °C | 1,3 mm |
Aprile | 25 °C | 0,0 mm |
Maggio | 25 °C | 0,0 mm |
Giugno | 26 °C | 0,0 mm |
Luglio | 27 °C | 0,8 mm |
Agosto | 29 °C | 14,1 mm |
Settembre | 29 °C | 33,6 mm |
Ottobre | 29 °C | 6,5 mm |
Novembre | 27 °C | 2,5 mm |
Dicembre | 25 °C | 1,6 mm |
Secondo il CIA Factbook il paese nel 2009 aveva una natalità del 23,5 per mille ed una mortalità del 6,2 per mille. L'incremento annuo della popolazione è però solo intorno allo 0,5-0,6% a causa della forte emigrazione. Una buona aspettativa di vita (68 anni per gli uomini e 75 per le donne) accompagna però un tasso di mortalità infantile piuttosto elevato del 41,4 per mille. All'anno 2010 la popolazione residente nelle isole era di 510.000 abitanti; a questi si devono aggiungere i circa 700.000 abitanti emigrati all'estero.
Non esiste una popolazione originaria di Capo Verde; tutta la popolazione è immigrata.
La popolazione attuale di Capo Verde è proveniente da diversissime etnie, sia africane che europee, che si sono nei secoli completamente mescolate, creando un'etnia unica e del tutto a sé stante, che non ha eguali in Africa: la creola di Capo Verde.[6]
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Per approfondire, vedi Chiesa cattolica in Capo Verde. |
La maggior parte della popolazione si professa cristiana cattolica (circa il 90%). In molte aree il cristianesimo ha inglobato elementi della religione animista africana. Sono presenti anche comunità cristiane protestanti, come anche buddiste e musulmane.[7]
La lingua ufficiale dello Stato è il portoghese, ma molto diffuso è il creolo capoverdiano, una lingua creola derivata dal portoghese.
In ognuna delle dieci isole di Capo Verde, si parla un Creolo differente, ma negli ultimi anni si sta cercando di attuare un processo di normatizzazione, si vuole cioè creare una norma.
Il francese è insegnato nelle scuole come lingua straniera in quanto Capo Verde è stato membro dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia.
Oltre al portoghese, francese e/o inglese è discusso il fatto di voler insegnare nelle scuole anche il creolo in quanto non si saprebbe quale creolo di quale isola insegnare, in quanto da isola a isola vi è differenza nel parlare, in particolare tra isole di Barlavento e quelle di Sotavento.
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Per approfondire, vedi Suddivisioni di Capo Verde. |
Lo stato-arcipelago di Capo Verde è amministrativamente suddiviso in contee (concelhos in portoghese). Le contee sono a loro volta suddivise in parrocchie (freguesias). In alcuni contesti, probabilmente per motivi storici, le contee sono chiamate municipi (municípios in portoghese, munisipiu in creolo capoverdiano).
Le contee sono classificate in due distretti, corrispondenti ai sotto-arcipelaghi di Barlavento e Sotavento; questa suddivisione non ha però un significato amministrativo specifico.
Secondo i dati censuari del 2005, solo 3 città di Capo Verde contano più di 10 000 abitanti; si tratta della capitale Praia che conta 113 364 abitanti, Mindelo circa 70 611 e Santa Maria che ne conta 17 231. Mindelo è la capitale culturale dell'arcipelago.
La scuola primaria a Capo Verde è obbligatoria tra i 6 ei 14 anni e gratis per bambini dai 6 ai 12 anni. Nel 2008, il rapporto di iscrizione netto per la scuola primaria è stato dell'84%. Mentre i tassi di iscrizione indicano un livello di impegno per l'educazione, non sempre riflettono la partecipazione dei bambini a scuola. Circa l'85% della popolazione totale superiore a 15 anni di età è alfabetizzata.
I libri di testo sono stati resi disponibili al 90% dei bambini in età scolare e l'83% degli insegnanti ha frequentato la formazione in servizio degli insegnanti. Anche se la maggior parte dei bambini ha accesso all'istruzione, rimangono alcuni problemi: ad esempio, molti studenti e alcuni insegnanti parlano creolo a casa e hanno una scarsa padronanza del portoghese (la lingua d'insegnamento); c'è poi una spesa insufficiente per materiale didattico e libri e c'è un alto tasso di ripetizione.
L'arcipelago è indipendente dal 1975 e il governo del paese si basa sui principi democratici di una repubblica parlamentare. Nonostante la grande povertà e la gravosa disoccupazione, il paese non ha mai conosciuto tensioni sociali o politiche. Le elezioni politiche vengono svolte con regolarità, democraticamente e senza problemi.
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Per approfondire, vedi Adesione di Capo Verde all'Unione europea. |
Esiste un movimento d'opinione (diffuso principalmente in Portogallo) che propone l'ingresso dello stato africano nell'Unione europea. Capo Verde viene infatti vista, da un punto di vista etnico e culturale, come un "ponte" tra l'Africa, l'Europa e l'America latina.
Capo Verde attende inoltre da anni l'ingresso nell'area euro: prova ne è il fatto che viene accettato al pari dell'escudo capoverdiano, che ha un cambio fisso con la moneta unica, in tutti i negozi. Lo stato ha inoltre anche rifiutato l'ingresso nell'Eco e nell'Afro, le due proposte monete comuni africane, appunto per un'eventuale futura adozione dell'euro.
Circa il 40% della popolazione del paese vive con meno di 2 dollari statunitensi al giorno. L'economia è in aumento fin dal 1975, quando entra a far parte delle nazioni a reddito medio, da parte dell'ONU. La pesca è una delle risorse principali del paese e presenta grandi riserve di tonni, aragoste e blu marlin. Altra fonte importante per l'economia è il turismo che ha determinato un grande aumento del PIL. L'agricoltura non è molto avanzata e si coltiva principalmente mais, fagioli, caffè, canne da zucchero e arachidi. Capo Verde sta cercando, attraverso le tecnologie verdi (l'irrigazione a goccia, il riciclo e la condensazione dell'acqua) di risparmiare la poca acqua di cui può usufruire.[8]
La collocazione strategica di Capo Verde come crocevia marittimo ed aereo al centro dell'Atlantico ha visto accrescere la sua importanza con i significativi miglioramenti apportati al porto della città di Mindelo, il Porto Grande, sull'isola di São Vicente ed agli aeroporti Amílcar Cabral, sull'isola di Sal, e Francisco Mendes, sull'isola di Santiago. Un nuovo aeroporto internazionale, l' Aristides Pereira, sull'isola di Boa Vista, è stato aperto nel dicembre 2007 e nel 2009 è stato inaugurato quello di São Vicente, il Cesária Évora, considerato il principale aeroporto di Capo Verde.
Centri di assistenza e riparazioni navali a Mindelo sono stati aperti nel 1983. I porti maggiori sono quelli di Mindelo (Porto Grande) e di Praia, ma tutte le altre isole minori hanno installazioni portuali. Tutti gli aeroporti di Capo Verde, con la sola eccezione di quelli di Brava e Santo Antão, offrono regolari servizi di linea. L'arcipelago ha 3050 km di strade, dei quali 1010 sono pavimentati, prevalentemente in ciottolato. [9]
Le prospettive economiche future del Paese dipendono pesantemente del flusso degli aiuti, dall'incoraggiamento al turismo, dalle rimesse degli emigrati, dal lavoro per conto degli stati africani confinanti e dai programmi di sviluppo governativi. [9]
Il turismo è incrementato fortemente negli ultimi anni. Grandi alberghi sono stati costruiti proprio per incrementarlo. Il particolare, sulle isole di Boa Vista e di Sal sono stati eretti grossi Hotel, e pensioni, residences, etc., con un totale rispettivamente di 8.522 e 14.999 posti-letto.
Nel 2012 hanno visitato l'arcipelago circa 533.877 turisti, sorpassando per la prima volta il numero di abitanti.[10]
L'isolamento di questo arcipelago, che si trova a circa 500 chilometri dalle coste dell'Africa, ha comportato che si siano sviluppate diverse specie endemiche, molte delle quali soffrono ora lo sviluppo della presenza umana. Tra gli uccelli di origine endemica si cita il rondone di Capo Verde (Apus alexandri), l'airone di Capo Verde (Ardea purpurea bournei), l'Alauda razae, l'Acrocephalus brevipennis e il Passer iagoensis. Tra i rettili si trova il mite geco gigante di Capo Verde (Tarentola gigas).
Charles Darwin ha descritto la geologia, il clima, la fauna e la flora delle isole nel primo capitolo del suo libro Viaggio di un naturalista intorno al mondo.
La musica di Capo Verde incorpora influenze africane, portoghesi, caraibiche e brasiliane. Il genere musicale capoverdiano per eccellenza è la morna, una forma di canzone malinconica e lirica in genere cantata in creolo capoverdiano. Altri generi musicali molto popolari nel paese sono la coladeira, la Kizomba, la funaná e il batuque.
Tra gli artisti più conosciuti all'estero figurano Cesária Évora, interprete tradizionale di morna e Ildo Lobo. Ci sono anche diversi artisti nati all'estero, ma di origine capoverdiana, molto noti nella scena internazionale; tra questi Lura, che interpreta sonorità tipiche dell'arcipelago contaminate con il jazz e la musica brasiliana, il pianista jazz Horace Silver, i musicisti Paul Gonsalves e Paul Pena nonché i fratelli Tavares, gruppo musicale r&b-soul.
La lingua capoverdiana (nelle due varianti) ha una propria letteratura relativamente sviluppata.
Fra i più noti scrittori e poeti capoverdiani si possono citare Eugénio Tavares (isola Brava), Elsie Clews Parsons (Fogo), Carlos Barbosa, Tomé Varela da Silva e Daniel Spínola (Santiago), Sérgio Frusoni e Ovidio Martins (São Vicente) e Luís Romano Madeira de Melo (Santo Antão).
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