Arciduca Ferdinando Carlo. Moneta d'argento da 3 Kreuzer.
Anno di zecca: 1656 Denominazione: 3 Kreuzer Luogo di zecca: Hall (Tirolo, Austria) Riferimento: KM-852 Diametro: 20 mm Materiale: Argento Peso: 1,46 g
Dritto: busto coronato, drappeggiato e corazzato di Ferdinando Carlo (con lunghi capelli) a destra. Data completa (1656) nel campo a destra. Legenda: FERDIN CAROL . D: G. ARCHIDO. Rovescio AV: Rosetta sopra due scudi dell'Austria/Tirolo. Rosetta sopra, denominazione (3) all'interno del cerchio sotto. Legenda: * DVX . BVRGVND : (3) COM : TYROLIS
Ferdinand Charles era un sovrano assolutista, non indisse alcuna dieta dopo il 1648 e fece giustiziare illegalmente il suo cancelliere Wilhelm Biener nel 1651 dopo un processo segreto. D'altronde era un amante della musica: alla sua corte veniva rappresentata l'opera italiana.
Ferdinando Carlo (17 maggio 1628 – 30 dicembre 1662) fu arciduca dell'Alta Austria, compreso il Tirolo, dal 1646 al 1662.
Aveva solo 4 anni quando suo padre, Leopoldo V, morì nel 1632. Regnò con la madre come reggente fino al 1646 quando raggiunse la maggiore età (18 anni) e prese il controllo esclusivo della sua eredità. Essendo il ramo tirolese più giovane, fu fedele alla sua famiglia e prese il suo posto nel Sacro Romano Impero dietro i suoi cugini della linea più antica, prima sotto Ferdinando IV e poi sotto Leopoldo VI (come imperatori conosciuti come Ferdinando III e Leopoldo I). Lui e sua madre furono aiutati dall'abile ed esperto consigliere, il ministro Wilhelm Bienner che, sotto la reggenza e sotto Ferdinando Carlo, servì come cancelliere del Tirolo.
Bienner aveva prestato servizio sotto l'elettore di Baviera, Massimiliano I e in seguito fu nominato giudice presso la corte imperiale dall'imperatore Ferdinando II. Fu assegnato all'arciduca Leopoldo V del Tirolo come consigliere e poi come cancelliere di corte sotto Claudia de'Medici. Continuò in tale veste sotto l'arciduca Ferdinando Carlo.
In qualità di cancelliere del Tirolo, Bienner non solo rafforzò e riaffermò il diritto del Tirolo ai territori che cercavano la secessione, ma adottò anche misure per arginare la corruzione ufficiale. Fu un abile mediatore e un astuto ministro degli affari esteri, spesso chiamato a risolvere controversie sia tra fazioni interne che tra l'Austria e altre nazioni. Attraverso la diplomazia impedì un'invasione francese della Val Münstertal in Svizzera e impedì la secessione dei principati ecclesiastici di Bressanone e Trento rafforzando i loro legami contrattuali con il Tirolo.
Bienner adottò anche misure per rafforzare il potere del sovrano, una mossa che avrebbe potuto rafforzare la sua posizione di cancelliere della corte ma che alla fine portò alla sua caduta e scomparsa. Mettere maggiori poteri nelle mani del monarca ereditario lo rese impopolare tra gli uomini potenti che a loro volta avrebbero visto i propri poteri diminuire, e il giovane arciduca si dimostrò presto inadatto a esercitare tale potere. Una storia fin troppo familiare del principe viziato e delle follie del potere ereditato.