Italiano: 1680, Italia, Toscana, Cosimo III de' Medici. Moneta in argento da Piastre Anno di zecca: 1680 Luogo di zecca: Firenze Sovrano: Cosimo III de' Medici Denominazione: Piastre (Piastra) Stato: Ducato di Toscana (Stato italiano) Riferimento: Davenport 4211 Peso: 31,15 g Diametro: 43 mm Materiale: Argento Dritto: Busto corazzato e drappeggiato di Cosimo III de' Medici a destra. Data (1683) sotto il troncamento del braccio. Legenda: COSMVS . III . D . G . MAG . DVX . ETRVR . IV Rovescio: San Giovanni Battista in piedi a sinistra, che battezza Gesù in piedi a sinistra nel fiume Giordano. Lo Spirito Santo come colomba vola sopra. Legenda: FILIVS MEVS – DILEC – TVS La famiglia Medici, una delle famiglie più importanti in Europa per oltre quattrocento anni, termina con Giovanni Gastone. Non aveva eredi e non fu in grado di provvedere alla sua successione. Così, nel 1738, il Granducato di Firenze viene annesso alla Casa d'Austria. Giovanni Battista era un predicatore itinerante e una figura religiosa importante che guidò un movimento di battesimo presso il fiume Giordano. La maggior parte degli storici concorda sul fatto che battezzò Gesù. Giovanni era una figura storica menzionata in ciascuno dei vangeli canonici, in aramaico Matteo e dallo storico ebreo Giuseppe Flavio. Seguì l'esempio dei precedenti profeti ebrei, vivendo austeramente, sfidando i governanti peccatori, chiedendo pentimento e promettendo la giustizia di Dio. Giovanni è considerato un profeta nel cristianesimo, nell'Islam, nella fede Bahá'í e nel mandeismo. Cosimo III de' Medici (14 agosto 1642 – 31 ottobre 1723) fu il penultimo Granduca di Toscana. Regnò dal 1670 al 1723 ed era il figlio maggiore del Granduca Ferdinando II. Il regno di Cosimo, lungo 53 anni, il più lungo nella storia toscana, fu segnato da una serie di leggi ultra-reazionarie che regolamentavano la prostituzione e proibivano le celebrazioni di maggio. Il suo regno vide anche il deterioramento della Toscana verso minimi economici mai visti prima. Gli succedette il figlio maggiore sopravvissuto, Gian Gastone, quando morì, nel 1723. Sposò Margherita Luisa d'Orléans, una cugina di Luigi XIV. Fu un matrimonio pieno di tribolazioni. Margherita Luisa alla fine abbandonò la Toscana per il convento di Montmartre. Insieme, ebbero 3 figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina, nel 1667, e Gian Gastone, l'ultimo sovrano mediceo della Toscana, nel 1671. Più avanti nella vita, tentò di far riconoscere Anna Maria Luisa come erede universale della Toscana, ma Carlo VI, Sacro Romano Imperatore, non glielo permise perché Firenze era nominalmente un feudo imperiale, e lui riteneva di poter modificare da solo le leggi toscane sulla successione. Tutti gli sforzi di Cosimo per salvare il piano fallirono e nel 1737, alla morte del figlio minore, la Toscana passò alla Casa di Lorena.