1976, Belgio, Leopoldo III. Moneta d’argento da 50 franchi. Anno di menta: 1976 Riferimento: KM-158.1. Denominazione: 250 franchi (250 franchi) - Giubileo d’argento del re! Materiale: Argento (.835) Peso: 24,89 g Diametro: 37 mm Baudouin (olandese: Boudewijn, tedesco: Balduin; 7 settembre 1930 – 31 luglio 1993) regnò come quinto re dei belgi, in seguito all’abdicazione di suo padre, dal 1951 fino alla sua morte nel 1993. Fu l’ultimo re belga ad essere sovrano del Congo. Era il figlio maggiore del re Leopoldo III (1901–83) e della sua prima moglie, la principessa Astrid di Svezia (1905–35). Poiché non aveva figli con la moglie, Fabiola de Mora, la corona passò al fratello minore, Alberto II (ex Principe di Liegi), dopo la sua morte. Baldovino è nato nel castello di Stuyvenberg, vicino a Laeken, Bruxelles, in Belgio, nel 1930, figlio del principe Leopoldo, l’allora duca di Brabante, e di sua moglie, Astrid di Svezia. Suo padre divenne re dei Belgi, come Leopoldo III, nel 1934. La madre di Baldovino morì nel 1935 in un incidente automobilistico. Parte dell’impopolarità di Leopoldo III fu il risultato di un secondo matrimonio nel 1941 con Mary Lilian Baels, una cittadina belga di origine inglese, più tardi conosciuta come Principessa de Réthy. Più controversa era stata la decisione di Leopoldo di arrendersi alla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, quando il Belgio fu invaso nel 1940; Molti belgi misero in dubbio la sua lealtà, ma una commissione d’inchiesta lo scagionò dall’accusa di tradimento dopo la guerra. Sebbene reintegrato in un plebiscito, la controversia che circondava Leopoldo portò alla sua abdicazione. Durante la guerra il re fu deportato per ordine di Adolf Hitler a Hirschstein. Il re Leopoldo III chiese al governo e al parlamento belga di approvare una legge che delegasse i suoi poteri reali a suo figlio, il principe Baldovino, che prestò giuramento costituzionale davanti alle Camere unite del parlamento belga come principe reale l’11 agosto 1950. Salì al trono e divenne il quinto re dei Belgi prestando giuramento costituzionale il 17 luglio 1951, un giorno dopo l’abdicazione di suo padre. I congolesi chiamavano il giovane re Mwana Kitoko (“bel ragazzo”). Durante il regno di Baldovino la colonia del Congo Belga divenne indipendente. Durante l’ultima ispezione cerimoniale della Force Publique, la sciabola reale del re è stata rubata durante una parata da Ambroise Boimbo. La fotografia, scattata da Robert Lebeck, fu ampiamente pubblicata sui giornali di tutto il mondo, e alcuni videro l’atto come un’umiliazione per il re. Il giorno successivo il re partecipò al ricevimento ufficiale; ha tenuto un discorso che ha ricevuto una risposta feroce da parte del primo ministro congolese Patrice Lumumba. Baudouin partecipò ai funerali di stato di John F. Kennedy nel novembre 1963, come capo di stato del Belgio, e uno dei tanti dignitari presenti a quei funerali di stato, insieme a Paul-Henri Spaak, ministro degli Affari esteri ed ex tre volte primo ministro Ministro del Belgio. Nel 1990, quando Baldovino si rifiutò di trasformare in legge un disegno di legge che permetteva l’aborto, il governo assunse il potere di promulgare la legge mentre egli veniva trattato come “incapace di governare” per ventiquattr’ore. Nel 1976, in occasione del 25° anniversario dell’ascesa al trono di Baldovino, venne creata la Fondazione Re Baldovino, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita del popolo belga. Era il 1.176° Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro in Spagna nel 1960 e il 930° Cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera. Baldovino era un devoto cattolico romano. Attraverso l’influenza del cardinale Leone Suenens, Baldovino partecipò al crescente Movimento di Rinnovamento e andò regolarmente in pellegrinaggio al santuario francese di Paray-le-Monial. Nel 1990, quando una legge presentata da Roger Lallemand e Lucienne Herman-Michielsens che liberalizzava le leggi belghe sull’aborto fu approvata dal Parlamento, egli rifiutò di dare il consenso reale al disegno di legge. Questo era senza precedenti; sebbene Baldovino fosse de jure l’amministratore delegato del Belgio, il consenso reale è stato a lungo una formalità (come nel caso della maggior parte delle monarchie costituzionali e popolari). Tuttavia, a causa delle sue convinzioni religiose, Baldovino chiese al governo di dichiararlo temporaneamente incapace di regnare per evitare di trasformare in legge il provvedimento. Il governo di Wilfried Martens ha accolto la sua richiesta il 4 aprile 1990. Secondo le disposizioni della Costituzione belga, nel caso in cui il re sia temporaneamente incapace di regnare, l’intero governo svolge il ruolo di capo dello Stato. Tutti i membri del governo firmarono il disegno di legge e il giorno successivo (5 aprile 1990) il governo dichiarò che Baldovino era in grado di regnare di nuovo. Baldovino regnò per 42 anni. Morì di insufficienza cardiaca il 31 luglio 1993 a Villa Astrida a Motril, nel sud della Spagna. Sebbene nel marzo 1992 il re fosse stato operato per un prolasso della valvola mitrale a Parigi, la sua morte arrivò comunque inaspettatamente e mandò gran parte del Belgio in un periodo di profondo lutto. La sua morte fermò notevolmente la 24 Ore di Spa del 1993, che aveva raggiunto il limite delle 15 ore quando si diffuse la notizia. Nel giro di poche ore i cancelli e il recinto del Palazzo Reale furono ricoperti di fiori che la gente portava spontaneamente. Una visione del corpo si è tenuta al Palazzo Reale nel centro di Bruxelles; 500.000 persone (il 5% della popolazione) sono venute a rendere omaggio. Molti hanno aspettato in fila fino a 14 ore in un caldo soffocante per vedere il loro Re un’ultima volta. Insieme ad altri membri della famiglia reale europea, partecipò al funerale la regina Elisabetta II del Regno Unito. Re Baldovino fu sepolto nella cripta reale della chiesa di Nostra Signora di Laeken, Bruxelles, Belgio. Gli successe il fratello minore, che divenne re Alberto II.