1854, Francia (2ª Repubblica), Napoleone III. Bella moneta d’oro da 20 franchi. 6,41 grammi!Anno di zecca: 1854 Luogo di zecca: Parigi (A) Riferimento: KM-781.1. Denominazione: 20 franchi. Materiale: oro (.900) Diametro: 21 mm Peso: 6,41 gRecto: testa nuda di Luigi Napoleone come imperatore a destra. Firma dell’incisore (BARRE) affiancata da segni privati in basso. Legenda: NAPOLEONE III IMPERATORE (marchio privato: testa di cane) BARRE (marchio privato: mano che indica) Rovescio: denominazione (20 FRANCHI) e data (1854) all’interno di una corona. Iniziale nuova (A) sotto. Legenda: EMPIRE FRANCAIS / ANapoleone III (o Charles-Louis Napoléon Bonaparte) (1808–73) Imperatore dei Francesi (1852–70). Era il terzo figlio della figliastra Hortense de Beauharnais di Napoleone I e Luigi Bonaparte (1778–1846), fratello di Napoleone I e re d’Olanda (1806–10). Dopo la caduta di Napoleone I, Napoleone III iniziò un lungo periodo di esilio in Svizzera. Alla morte dell’unico figlio di Napoleone I, il Re di Roma, nel 1832, divenne pretendente bonapartista al trono di Francia e tentò due volte di rovesciare Luigi Filippo, a seguito del quale fu deportato. Nel 1840 si imbarcò nella disastrosa “Cospirazione di Boulogne” per raccogliere sostenitori. Fu arrestato e imprigionato nella fortezza di Ham. Fuggì a Londra (1846) travestito da muratore con il nome di “Badinguet”, che da allora in poi divenne il suo soprannome. Durante le rivoluzioni del 1848, ritornò in Francia e in dicembre, con la nuova costituzione, fu eletto presidente della Repubblica francese. Nel 1852, in seguito ad un colpo di stato contro il Parlamento, si fece accettare come imperatore dei francesi. Napoleone III prese parte alla guerra di Crimea e presiedette il Congresso di Parigi (1856). Il suo “Impero liberale” (1860–70) ampliò i poteri dell’assemblea legislativa. Sottovalutando Bismarck, permise al bellicoso telegramma EMS di quest’ultimo di provocarlo a combattere la guerra franco-prussiana, il cui esito portò alla rovina il Secondo Impero. Fu catturato dai prussiani e deposto, trascorrendo il resto della sua vita in esilio in Inghilterra.